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XX settembre: "Fare breccia nell'oscurantismo"

intervento sul xx settembre e sui temi etici nel nostro paese.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

 

Il XX settembre 1870 , attraverso la breccia di Porta Pia, i bersaglieri entrano in Roma, segnando la realizzazione dell'Italia unita. Nove anni prima, il 17 marzo 1861 giorno della nascita, seppur menomata, del nostro stato, nel suo discorso Cavour aveva ripetuto una delle sue citazioni preferite: libera chiesa in libero stato. Purtroppo, questa laicità, che fu il viatico della neonata nazione, si è andato via via perdendo. Il fatto che oggi si commemori di più l'11 febbraio, anniversario dei patti lateranensi, firmati da Mussolini, la dice lunga sullo situazione del nostro paese. C'è bisogno, sempre più, di nuovi patrioti che difendano il valore supremo delle libertà individuali, un risorgimento della ragione, piegata troppo spesso al compromesso ,con cui politici barattano un appoggio elettorale, con cedimenti indegni di un paese civile, su matrimoni gay, fine vita, fecondazione assistita, diritto alla maternità consapevole. Se la politica nazionale sposta l'asticella da 100 a 1000 giorni per le unioni civili, credo spetti a chi si occupa di cosa pubblica a livello locale di agire come facilitatore di civiltà. C'è bisogno di una lenzuolata di laicità, a partire da casa nostra. Qualche esempio? Il tema, sacrosanto, mi si consenta il gioco di parole, di uno spazio laico, e multireligioso, la realizzazione di una camera del commiato, per cerimonie funebri, in una società in cui si moltiplicano atei, agnostici, e diversamente credenti è un livello minimo di civiltà. E la nostra città non può essere seconda a Rimini, che come tante altre realtà del nostro paese ha già realizzato un registro dei testamenti biologici, che , in un caso di colpevole carenza della politica nazionale, consentirebbe a un padre di evitare quello che è toccato a Beppino Englaro, testimone impotente dei 10 anni di agonia di sua figlia (nonostante Eluana avesse espresso più volte la sua contrarietà ad ogni accanimento terapeutico). Fondamentale pure potenziare il registro delle famiglie affettive, che pure esistente, non promosso in modo adeguato. Questi tre provvedimenti sono l'obiettivo minimo di legislatura che si deve porre chi dia valore alla laicità , e sono sicuro che vedrà una larga adesione tra i consiglieri comunali forlivesi, a prescindere dal loro orientamento politico e religioso. In caso contrario l'aquila sveva che campeggia nel nostro blasone cittadino, segno dell'indipendenza ghibellina del nostro comune, potrebbe vergognarsi delle nostre scelte, e la statua di Aurelio Saffi, che fu triumviro romano e consigliere a Forlì, sdegnata, potrebbe dare le spalle al municipio.

Vico Zanetti
Consigliere comunale forlivese.

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