Aeroporto, ancora nessuna notizia del capitale americano: venerdì il giorno della verità

Una serie di incontri concitati negli ultimi giorni in attesa di scoprire il futuro dell'aeroporto Ridolfi di Forlì, legato all'arrivo del capitale societario della Aviacom dagli Stati Uniti, per l'ottenimento della gestione dello scalo da parte della neonata  Air Romagna spa. A giovedì nessuna novità sui dollari di Robert Halcombe, che viene confermato ancora una volta, non arriverebbero in Italia solo per problemi burocratici. L'imprenditore a stelle a strisce lo avrebbe confermato in mattinata.

Per iscritto Halcombe avrebbe infatti chiarito al sindaco che non è venuta meno l'intenzione di investire sullo scalo forlivese, ma che si tratta solamente di problemi 'tecnici' che non hanno ancora reso possibile l'arrivo del versamento finale, per portare il capitale alla cifra minima di  3 milioni e 98 mila euro. Per venerdì mattina sul tema dell'aeroporto è stata convocata dal sindaco di Forlì, Davide Drei una conferenza stampa, dalla quale arriveranno le notizie sugli ultimi sviluppi di questa vicenda appesa ad un filo.

La nuova società, costituitasi venerdì scorso a Pesaro, vede la partecipazione di Armando Di Girolamo (della Lotras, società di logistica attiva nel trasporto merci ferroviario), Calisto Maurilli (della Siem srl, società attiva nei servizi elettrici per aeroporti) e di Aviacom, la società di cui è socio di maggioranza l'americano a cui spetta la maggior parte del versamento finale per il varo del nuovo progetto. Il disciplinare del bando di gara vinto dal raggruppamento di imprese prevede che, una volta costituita la nuova società, si provveda al versamento dell'intero capitale sociale minimo.