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Il caso

Acque inquinate a Carpena, "Una potenziale contaminazione storica". Il Pd: "Ordinanza in tempi ingiustificabili"

Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale aveva infatti emanato un'ordinanza che vietata il prelievo di acqua dai pozzi ad uso privato domestici ed extradomestici nell'area interessata dall'inquinamento

"Una potenziale contaminazione storica". L'assessore all'Ambiente, Giuseppe Petetta, rispondendo ad un question time della consigliera comunale del Pd Elisa Massa, ha fatto il punto in Consiglio comunale in merito alla presenza nell’acqua sotterranea nella zona industriale di Carpena di contaminanti organoclorurati. Nei giorni scorsi l'amministrazione comunale aveva infatti emanato un'ordinanza che vietata il prelievo di acqua dai pozzi ad uso privato domestici ed extradomestici nell'area interessata dall'inquinamento.

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"Non si tratta di uno sversamento o di un incidente di altro genere occorso all'improvviso - ha tenuto a puntualizzare Petetta -, ma una potenziale contaminazione storica accertata da Arpae nel marzo del 2023 nell'ambito di un procedimento tecnico-amministrativo di caratterizzazione di un'area deposito con sorgenti di inquinamento da idrocarburi. Solo il 27 dicembre 2023 è pervenuta al Comune una richiesta di adozione di un'ordinanza sindacale da parte dell'Ausl. Il 10 gennaio è stato chiesto un incontro congiunto tra Arpae, Comune e Ausl per la definizione dell'estensione del territorio oggetto di ordinanza, incontro che si è poi tenuto il 23 gennaio".

In merito all'estensione dell'area, ha proseguito l'assessore, "è stata individuata seguendo il principio della massima precauzione. Successivamente sono stati predisposti gli atti necessari e il 7 marzo è stato convocato uno specifico incontro con il quartiere al fine di informare e condividere le modalità d'informazioni ai residenti. Il Comune ha inoltre chiesto ad Arpae ed Ausl di esprimere la possibilità di far effettuare delle analisi su campioni di acque prelevate da ciascun pozzo autorizzato al fine di rilasciare una deroga temporanea all'utilizzo di tali acque ad uso privato domestico ed extradomestico. Siamo attesa di tale riscontro. E' stata inoltre richiesta la geolocalizzazione dei pozzi presenti nell'area autorizzata. Arpae ha avviato accertamenti finalizzati ad individuare il responsabile della contaminazione e questo potrebbe prevedere l'analisi anche presso pozzi privati al fine di circoscrivere sempre di più la sorgente primaria della contaminazione".

"Giù nelle lettere comunicate il 4 e 27 dicembre 2023 sia Arpae che Ausl avevano indicato precisamente dove erano le situazioni pericolose e non si capisce perchè l'amministrazione comunale non sia intervenuta con un'ordinanza sindacale urgente - la replica di Massa -. I cittadini sono preoccupatissimi e ci sono aziende agricole che non sanno se possono usare l'acqua dei pozzi per poter alimentare il bestiame. E' una situazione incivile, perchè l'ordinanza sindacale è arrivata in tempi assolutamente incomprensibili e ingiustificabili". 

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