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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Alto rischio di insoluti sulla tariffa dei rifiuti, manovra da 4 milioni di euro per dare più liquidità ad Alea

Sulla società pubblica dei rifiuti – come d'altra parte sulla gran parte delle aziende pubbliche e private – aleggiano numerose incognite, anzitutto il rischio di elevata insolvenza da parte delle utenze delle attività produttive

I conti di Alea Ambiente sono al momento in ordine, ma sulla società pubblica dei rifiuti – come d'altra parte sulla gran parte delle aziende pubbliche e private – aleggiano numerose incognite, anzitutto il rischio di elevata insolvenza da parte delle utenze delle attività produttive per quanto riguarda il pagamento della Tari, per effetto della contrazione del Pil italiano e delle crisi aziendali che si potrebbero innescare a causa del lockdown. Per questo il Consiglio comunale vaglierà un “addendum” al budget di Livia Tellus, la holding delle partecipazioni del Comune nelle società pubbliche, tra cui appunto c'è la partecipazione in Alea. La manovra per la messa in sicurezza dei conti di Alea (ma non solo, destano preoccupazione anche Forlì Mobilità Integrata e Fiera di Forlì) è stata discussa nel corso della prima commissione consigliare martedì pomeriggio. La delibera permette di ricorrere a 4 milioni di euro di indebitamento per avere più liquidità.

E' duplice il problema di Alea: dei 6 milioni di capitale sociale già deliberato all'atto della costituzione, i Comuni ne hanno versati circa 3,9, e mancano all'appello più di 2 milioni per la capitalizzazione piena della società. C'è poi la questione della gestione corrente dei costi del servizio. Nel 2019 Alea ha avuto i conti in regola, come spiega il direttore Paolo Di Giovanni  “Sono state contenute e tagliate spese per servizi esterni, ora la struttura ha la sua autosufficienza e un suo management interno”. Però destano preoccupazione gli esiti economici del fermo delle attività produttive causato dal Coronavirus. Per questo ci sono stati alcuni provvedimenti. “E' una manovra più che azzeccata aumentare le tariffe domestiche per il 2020, sgravando così le attività produttive che si trovano in sofferenza”, sempre Di Giovanni.  I Comuni soci inoltre si sono sobbarcati 3 mesi del costo fisso del servizio alle utenze non domestiche, quando cioé le aziende erano chiuse. “E' un incasso di 800-900mila euro sicuri per Alea, senza timori di insolvenze, e ringrazio i Comuni per l'impegno”, sempre Di Giovanni. Per il costo variabile del servizio, invece, per il direttore di Alea, il vantaggio è automatico per il meccanismo della tariffa puntuale: “Se non si espone il contenitore, questa quota si azzera automaticamente”.

C'è però l'incognita del futuro, come precisa l'assessore al Bilancio Vittorio Cicognani: “Non ci sono problematiche particolari per Alea, ma serve un'inezione di liquidità. Per ora la società non ha subito ancora contraccolpi economici del Covid, però nell'anno in corso si vedrà come impatterà”. Nell'addendum al budget di Livia Tellus, che detiene il 100% delle quote di Alea, è previsto per questo scopo la possibilità di indebitarsi fino a 4 milioni di euro per le future esigenze di Alea, rimandando ad altra data la questione della scarsa capitalizzazione. “Il clima di incertezza ci ha imposto di mettere in sicurezza la società, gli 800-900 mila euro dei Comuni danno ossigeno, ma c'è ancora incertezza sugli effetti della crisi e vanno messi in sicurezza i conti della società  in caso dovessimo avere insoluti altissimi dalle aziende del territorio”, conclude Cicognani.

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