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Cronaca

Fiera, mancano i fondi per l'antisismica: "Non è idonea a sede di protezione civile"

Ben 40mila metri quadri che avrebbero bisogno di un importante risanamento, ma per il quale non ci sono sufficienti fondi

Forte preoccupazione in Comune per i padiglioni della Fiera di Forlì, 40mila metri quadri che avrebbero bisogno di un importante risanamento, ma per il quale non ci sono sufficienti fondi. L’ha espressa l’assessore comunale al Bilancio Vittorio Cicognani, presentando il documento di previsione 2023, giovedì pomeriggio in Comune.

“Sono presenti problematiche importanti per l’immobile e gli impianti”, ha spiegato l’assessore. “Non un problema tanto di gestione e delle fiere, la logistica della struttura è appetibile per chi non può permettersi impianti grandi e onerosi come le fiere di Bologna o Rimini”. Il nodo è che nel Piano di protezione civile di Forlì la fiera è stata qualificata come struttura di coordinamento di un’eventuale emergenza. 

“Ma non è idoneo per quella funzione”, spiega Cicognani, in quanto la fiera attualmente non rispetta i criteri dell’antisismica. “Ci stiamo domandando quale può essere la soluzione, compreso spostare la sede di centro di protezione civile. Servono in particolare significativi lavori al tetto, su cui si trova un impianto fotovoltaico. “Dobbiamo capire se smontare l’impianto fotovoltaico per sistemare il tetto e poi rimontarlo e portare a termine gli impegni presi”, dice Cicognani. 

Finora l’edificio ha visto alcuni recenti interventi: 350mila euro su cui si è intervenuti sulle strutture ammalorate e alcune criticità dell’antisismica. Altri 600mila euro sono stati spesi per le manutenzioni straordinarie. La necessità di agire sugli impianti è anche dovuta al fatto che era stata sospesa dai vigili del fuoco la certificazione di prevenzioni incendi. 
 

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