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Il destino delle terme di Fratta, i timori dei dipendenti: "Chiediamo risposte chiare e subito"

Lo stabilimento è chiuso a causa degli ingenti danni causati dall'alluvione, tuttavia, spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, "già prima di questo eccezionale evento la struttura si trovava in condizioni economiche drammatiche con un difficile concordato in corso, e numero di lavoratori dimezzato"

Chiedono risposte chiare e subito, come si leggeva in uno striscione scritto a caratteri cubitali. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno manifestato lunedì mattina in Piazzetta Morgagni a sostegno dei dipendenti delle terme di Fratta. Lo stabilimento è chiuso a causa degli ingenti danni causati dall'alluvione, tuttavia, spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, "già prima di questo eccezionale evento la struttura si trovava in condizioni economiche drammatiche con un difficile concordato in corso, e numero di lavoratori dimezzato".

VIDEO - La manifestazione dei sindacati

"La cassa integrazione per alluvione scade il 15 agosto e ad oggi non si vede un futuro occupazionale per i dipendenti - viene evidenziato -. La situazione è aggravata da ritardi nei pagamenti: i dipendenti non hanno ancora ricevuto il saldo del pagamento dello stipendio di maggio, ma solo un piccolo acconto. Sono una trentina coloro che non sanno cosa ne sarà del loro futuro lavorativo. Un’ingiustizia, che pone per l’ennesima volta persone e famiglie in una situazione di precarietà e di totale incertezza". Lunedì, nella sede della Provincia, le istituzioni hanno incontrato i sindacati per discutere di questa crisi. 

Il destino delle terme di Fratta, la manifestazione dei sindacati

"Al momento è in essere un contenzioso fra l’impresa attualmente gestrice (Allegro Italia Dmc) e la curatela per mancato pagamento degli ultimi stipendi dei lavoratori, degli adempimenti di pagamento dei canoni di locazione e dei lavori di manutenzione da parte di Allegro Italia, e Nuova Saltemi che ha chiesto la restituzione della gestione da parte di Allegro Italia ed è in attesa di risposta dal Tribunale (una fissata per il 2 agosto)", spiegano i sindacalisti Annalisa Pantera (Uiltucs Uil), Michele Dall’Ara (Fisascat Cisl) e Ana Laura Cisneros (Filcams Cgil).

Presenti all'incontro il presidente della Provincia, Enzo Lattuca, e la sindaca di Bertinoro, Gessica Allegni. Lattuca ha parlato di "situazione paradossale", in quanto la società che gestisce le terme "non attiva gli ammortizzatori e nega problematiche sul pagamento degli stipendi. Ci attiviamo come possiamo, con l'obiettivo di risolvere la questione". "Si stanno facendo tutte le pressioni possibili per accelerare sulle aste - le parole di Allegni -. Le istituzioni stanno facendo tutto ciò che serve per cercare di sostenere i lavoratori e fare in modo che la struttura possa partire il prima possibile, poichè parte fondamentale del turismo e dell'indotto del territorio romagnolo. L'attenzione è altissima". 

"Le organizzazioni Sindacali, "preoccupate per l’allungarsi dei tempi della procedura e della difficoltà dei lavoratori nel resistere senza retribuzione da maggio 2023 ed in attesa del pagamento della cassa integrazione da parte dell’Inps, sollecitano Allegro
Italia a dare riscontro immediato e la liquidatrice ad un aggiornamento costante della situazione dato che è a rischio il futuro della struttura e delle lavoratrici e lavoratori. Per poter garantire la continuità aziendale e mantenere i posti di lavoro sarebbe auspicabile un’azione da parte del Governo per prorogare la cassa integrazione, già attiva per gli eventi alluvionali, stante il coinvolgimento dei locali di Fratta Terme, gestiti da Allegro Italia, in tale evento catastrofico".

"Ad oggi infatti l'ammortizzatore è in scadenza il 15 agosto ma le tempistiche, sia di ripristino della struttura che di gestione della parte relativa alla vendita dell'azienda, già palesata in precedenza, si prospettano più lunghe - concludono -. Tale sito turistico ricettivo ha un’importanza centrale per quanto riguarda il territorio di Fratta e Bertinoro oltre che per le lavoratrici e lavoratori, l'auspicio è che tutti isoggetti coinvolti collaborino per la salvaguardia dei posti di lavoro e del valore della struttura sia per il territorio che per il sistema termale".

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