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"Chi affronta la malattia vive una storia unica di coraggio": la lotta contro i tumori in una mostra fotografica

E' chiarissimo il messaggio di Roberta, guarita dopo due tumori a tiroide e seno, ritratta con le sue cicatrici dorate sul corpo nudo nella foto simbolo della mostra: possiamo guarire e tornare a risplendere

La diagnosi di un tumore ginecologico (utero, ovaio, cervice, vulva, vagina) in Italia interessa circa 18mila donne l'anno, solo di tumore all'ovaio in Emilia-Romagna ci sono circa 450 nuovi casi l'anno: è un'esperienza che lascia ferite, nel corpo e nell'anima. Ma può essere anche un punto di svolta dal quale si può rinascere: attraverso il confronto con medici e psicologi, le cure adeguate, la condivisione di esperienze e il supporto delle associazioni. La possibilità dare un senso nuovo alla propria vita dopo lo spartiacque della malattia è il fil rouge della mostra "Scatta la rinascita", allestita fino al 21 marzo all'ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì nella "piazza" del Padiglione Morgagni, grazie all'associazione Loto Odv in collaborazione con l'Ospedale e l'Associazione Dino Amadori.

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Si tratta di una mostra itinerante che fa tappa negli ospedali italiani dove è attiva Loto: dopo il debutto a Bologna - a Palazzo d'Accursio e al Policlinico Sant'Orsola - e l'allestimento a Roma presso il Policlinico Universitario Gemelli, ora è la volta di Forlì, a cui seguiranno l'ospedale degli Infermi di Rimini, gli Ospedali Riuniti di Ancona, l'ospedale Maggiore di Parma e l'ospedale Civico di Palermo. Trentaquattro fotografie con soggetti molto diversi - cicatrici, un neonato al primo vagito, un tramonto, fiori, bianco e nero, colori - ma con un unico messaggio di speranza e incoraggiamento. L'esposizione nasce da un contest fotografico lanciato due anni fa sui social dall'associazione Loto Odv, da sempre impegnata nel supporto e nella sensibilizzazione contro i tumori ginecologici; al contest hanno risposto in tantissimi: donne, uomini, pazienti, ex pazienti di tutte le età e da ogni parte d'Italia, ma anche semplici appassionati, ognuno inviando un'immagine che rappresenta la propria personale rinascita. Dopo una difficile selezione sono stati scelti gli scatti più significativi e ora la mostra si sposta nei vari ospedali dove è operativa Loto: ogni foto si trasforma così in un sorriso, una carezza, una parola di incoraggiamento per le persone che attraversano quei corridoi.
 
"La mostra è il racconto di tante storie di persone che hanno vissuto la lotta al cancro come un percorso intimo - spiega Liviana Lombardi, responsabile del comitato territoriale Loto Odv Forlì - Da paziente posso dire che ogni persona che affronta la malattia vive una storia unica di coraggio, determinazione e resilienza. Queste immagini vogliono essere di ispirazione per tutti. Il nostro scopo è quello di sensibilizzare e informare le donne sui tumori ginecologi, e prendere per mano quelle che ricevono la diagnosi. Arricchire le sale d'aspetto degli ospedali con immagini di speranza e rinascita è un modo concreto per incoraggiare le pazienti". Ed è chiarissimo il messaggio di Roberta, guarita dopo due tumori a tiroide e seno, ritratta con le sue cicatrici dorate sul corpo nudo nella foto simbolo della mostra: possiamo guarire e tornare a risplendere.

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