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Cronaca

Un nuovo localino scommette sul San Domenico e riscopre l'antico nome della piazzetta

Il centro storico di Forlì continua a scommettere sul cibo con nuove aperture in zone strategiche anche per il turismo del San Domenico

Il centro storico di Forlì continua a scommettere sul cibo con nuove aperture in zone strategiche anche per il turismo del San Domenico. In piazza Dante, all’angolo con via Sant’Anna, ha appena aperto (dopo un’anteprima nel mese di luglio) l’Osteria del Ferrovecchio, la nuova creatura di  Endri Cuni, 39 anni, e Alda Gega, 30 anni,  che due anni fa avevano già lanciato Zio Bio, locale di piatti vegani e vegetariani  a pochi metri di distanza. 

Una nuova attività che contribuisce a riqualificare quella che era una volta la piazza dei mercanti del ferro vecchio (da cui il nome dell’osteria e lo stile dell’arredo) e che è uno dei primi biglietti da visita per i tanti che ogni anno arrivano in città per visitare le mostre della Fondazione.  A fine novembre invece dovrebbe aprire Balbeek, ristorante libanese in corso Diaz sui cui dettagli i titolari ancora non si sbottonano ma che, annunciano già, sarà seguito da un altro locale con cucina diversa dal genere etnico.

Nuova apertura in centro

L’Osteria del Ferrovecchio ha già solleticato la curiosità di molti forlivesi che hanno salutato con piacere l’arrivo della nuova attività. Una trentina di posti a sedere in un ambiente minimal e dallo stile “chic industrial” che punta su materiali come vetro, legno, ferro. L’anima del progetto è Endri, chef dalle tante esperienze in giro per il mondo: dalla Grecia  alla Turchia, dalla Spagna alla Francia a Tirana, in Albania, terra d’origine, dove ha anche frequentato il corso di laurea in Scienze acquatiche e dove ha lavorato come sous-chef in uno dei più prestigiosi hotel della capitale albanese.

Un'altra apertura in centro: arriva il "superfood" in piazza Saffi

“Abbiamo dato vita ad un spazio dove assaggiare piatti della tradizione, preparati con materie prime provenienti dagli allevamenti e dai terreni locali – dice Alda che di professione fa la farmacista e che assiste Endri in sala -. Ci piace definire la nostra come una cucina popolare e allo stesso tempo di grande qualità e a prezzi accessibili. A partire dalla nostra selezione di salumi esclusivi, fino alla pasta fatta in casa dalle nostre sfogline, al taglio di carne locale e ai dolci di nostra produzione, la sensazione sarà quella di essere in un posto famigliare, accogliente. Insomma, popolare”. Le nuove aperture sono anche un’occasione per trovare lavoro. L’Osteria del Ferrovecchio ad esempio cerca un aiuto cuoco e un cameriere di sala. 

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