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Cronaca

Nuova vita per la storica pizzeria alluvionata: “Abbiamo dovuto lasciare il quartiere ma la voglia di ripartire è tanta”

Ha trovato una nuova sede il locale travolto dall’alluvione di maggio che ha subito danni per 250 mila euro: “Spazi più limitati ma per noi è un segno di speranza"

Riapre i battenti, dopo sei mesi, la pizzeria travolta dall’alluvione del 16 maggio scorso. Con grande coraggio, sacrificio e forza di volontà, le titolari del locale “Il Sagittario”, Carla Biffi e Jada Fasano - mamma e figlia - ripartono con la loro attività, anche se non più nella sua collocazione storica, quella di viale Bologna alla Cava, dove era presente dal 1995, molto conosciuta e frequentata in città e con clienti che arrivavano da tutta la regione. Martedì 21 novembre alle 18,30 sarà inaugurata la nuova sede della pizzeria “Sagittario 2.0” a Vecchiazzano, in via Castel Latino 55/G. E sarà aperto tutti i giorni, domenica compresa, dalle 17 alle 22.

Rispetto al passato, quando la pizzeria aveva una capienza importante con 150 coperti, il locale riapre in spazi più limitati, servizio da asporto e una decina di posti a sedere. Ma potrà comunque contare sulla presenza del suo pizzaiolo di fiducia, Samuele Prati, che da 24 anni lavora al forno. “Il dispiacere di lasciare la nostra sede storica è stato tanta - dice Jada - ma non potevamo fare diversamente vista l’entità dei danni dal punto di vista economico”. 

Il locale, in quella drammatica notte di maggio, fu sommerso dall’acqua per quattro metri al primo piano e da oltre 1 metro e 20 al secondo, con danni complessivi per oltre 250 mila euro. Sono andati persi i tavoli, gli arredi e la cucina: a salvarsi è stato solo un forno. Per ora, nessun risarcimento è arrivato, se non i circa 2mila euro di contributo di autonoma sistemazione. Per aiutare Carla e Jada a rialzarsi i clienti affezionati avevano anche attivato una raccolta fondi che si è rivelata fondamentale per la ripartenza.

“Pochi giorni fa sono arrivati i mobili, i tavoli e le sedie - dice Jada - e stiamo ultimando gli ultimi ritocchi. Desidero ringraziare in particolare Confesercenti e le aziende per l'aiuto che ci hanno dato per la riapertura. La voglia di ripartire è tanta, anche se dobbiamo farlo lontano dal nostro quartiere e per noi non è facile. Siamo comunque contente perché è un segno di speranza nel futuro”. 
 

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