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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Forlimpopoli

Suicidio del 24enne dopo le chattate amorose col profilo fake, si toglie la vita anche l'uomo che gestiva i profili falsi

Una tragedia nella tragedia: non si può che definire così l'epilogo di una vicenda destinata ad aprire un grande dibattito sull'uso dei social network, degli effetti psicologici della creazione di profili immaginari

Una tragedia nella tragedia: non si può che definire così l'epilogo di una vicenda destinata ad aprire un grande dibattito sull'uso dei social network, degli effetti psicologici della creazione di profili immaginari, sia da parte di chi li genera, sia da parte di chi cade nel tranello dei profili fake. La storia portata alla luce delle Iene con un servizio andato in onda martedì scorso, che spiegava la morte per suicidio di Daniele, un 24enne forlivese, vede ora un secondo decesso, quello dell'altro protagonista della vicenda, il 64enne forlimpopolese, anch'egli morto per suicidio. I carabinieri hanno ricevuto la chiamata di soccorso di una famigliare intorno alle 8,30 di domenica, trovando l'uomo nella sua camera da letto privo di vita. I primi atti di indagine non lasciano dubbi sulla natura suicidiaria della morte, si esclude pertanto la mano di terze persone. 

La voce si è velocemente diffusa per Forlimpopoli, dato anche l'arrivo in forze di pattuglie dei carabinieri e del veicolo delle onoranze funebri davanti a casa del 64enne. Si conclude con una seconda morte una storia dolorosa iniziata nel 2020 e che aveva visto il suicidio di un ragazzo forlivese di 24 anni, il 23 settembre 2021. La 'iena' Matteo Viviani era arrivata tra Forlì e Forlimpopoli alcune settimane fa per realizzare il servizio e raccontare una vicenda dai forti tratti emotivi, su cui hanno indagato anche i carabinieri e per la quale la Procura della Repubblica, però, lo scorso giugno aveva  chiesto un'archiviazione per il reato principale ipotizzato, vale a dire la morte come conseguenza di altro delitto, lasciando l'accusa di sostituzione di persona.

La relazione con un profilo fake

La storia vede appunto come protagonista Daniele, un giovane di 24 anni, che ha studiato all'Istituto Geometri e che dalla fine della scuola lavorava nell'impresa edile del padre. Evidentemente con una rete sociale molto debole, come poi è apparso nel corso del servizio delle Iene, il giovane ha intrecciato una relazione virtuale con una ragazza poi risultata inventata, una 'Irene Martini' con bellissime foto del profilo (si è poi scoperto rubate dai profili social di una modella romana).

La relazione virtuale col profilo fake, in realtà gestito dal 64enne, si era dipanata in ottomila messaggi e a volte diverse ore di chattate al giorno, è durata per più di un anno ed era costituita da sinceri messaggi amorosi da parte di Daniele, ben contraccambiati dal profilo falso, e in cui a un certo punto sono emerse però chiaramente le fragilità emotive e sentimentali del ragazzo, tanto che più volte nei messaggi il giovane annuncia i suoi propositi suicidari nel momento in cui il rapporto, sempre virtuale, si incrina a causa del sospetto del giovane di essere stato raggirato, e quando lui mostra segni di disperazione per la distruzione di una figura che sembrava perfetta.

Propositi purtroppo realizzati il 23 settembre 2021, quando i genitori lo trovano impiccato in casa, a Forlì. Un giovane “sprovveduto e incapace di difendersi”, lo ha definito la psicoanalista Giuliana Barberi (ll'esperta interpellata dalle Iene), una persona, però “come tante” con quelle caratteristiche emotive, specialmente tra i giovani più introversi. Daniele aveva tenuto nascosto a tutti i parenti questo rapporto virtuale che si è snodato per mesi attraverso la tastiera dello smartphone.

Chi c'era dietro

La famiglia era riuscita a individuare chi c'era dietro il profilo fake, incrociando dei dati su internet: si trattava del 64enne di Forlimpopoli. Al soggetto, in particolare, la famiglia addebitava di non aver interrotto la finzione neppure quando il 24enne mostrava volontà di suicidio e quando, dai messaggi, si percepiva facilmente la sua crescente fragilità. Non solo: il 64enne avrebbe svolto anche più parti in commedia, fingendosi anche 'Claudia', un altro profilo fake a cui Daniele si affidava per i consigli di natura affettiva nel rapporto con Irene.

Per Barberi, l'esperta sentita dalle Iene, si tratterebbe di un meccanismo di giogo psicologico non dissimile da quello in cui vivono spesso le donne maltrattate dal compagno che non si risolvono a interrompere la relazione. Mentre da parte di chi tiene le redini del gioco vi è un “senso di potere”, ha ipotizzato nel servizio delle Iene la psicanalista Barberi.

La denuncia

Ed ora in questa vicenda i morti sono diventati due, entrambi vittime degli effetti psicologici di ciò che lo stesso 64enne ha definito uno “scherzo durato un bel po'” alle telecamere delle Iene di Italia 1. Assistiti dall'avvocato Sabrina Mancini del foro di Forlì, e forti di una consulenza legale dettagliata delle chat realizzata dal professor Cristiano Barbieri dell'Università di Pavia, la famiglia aveva denunciato il 64enne. La Procura della Repubblica, però, al termine delle indagini dei carabinieri aveva chiesto l'archiviazione del reato più grave, quello di “morte come conseguenza di altro delitto”, mantenendo solo quello di “sostituzione di persona”, per il quale è stato emesso un decreto penale di condanna a circa 800 euro al quale il 64enne non si era opposto. La famiglia, tuttavia, aveva già proposto opposizione all'archiviazione e nei prossimi mesi sarebbe stata fissata un'udienza.

Bloccato dall'inviato delle Iene Matteo Viviani, il 64enne forlimpopolese da parte sua si è giustificando sostenendo che “se aveva problemi di testa non è colpa mia” e ha parlato della finta relazione come di uno “scherzo durato un bel po'”. Tuttavia la tragicità della morte di Daniele, ad appena 24 anni, è diventato un fardello pesante da sopportare, conducendo il 64enne a compiere il medesimo gesto.

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