Marcegaglia, al via una settimana di scioperi: "Vengano rispettati gli impegni"

Lunedì mattina alle ore 9.30 sono iniziati gli scioperi che per quattro giorni vedranno i lavoratori dello stabilimento Marcegaglia di Forlì mobilitarsi per chiedere alla Direzione aziendale il rispetto degli impegni assunti, a partire dal pagamento del “premio di risultato” riferito al 2012 e frutto dell’accordo aziendale dell’8 luglio 2011. In occasione dello sciopero del primo turno i lavoratori hanno presidiato i cancelli dello stabilimento.

Al presidio sono interventi anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Forlì Paride Amanti, Filippo Pieri e Luigi Foschi i quali, oltre a portare la solidarietà di tutto il mondo del lavoro, hanno innanzitutto ribadito la necessità che la Direzione e la proprietà Marcegaglia rispettino gli impegni assunti con i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali. Hanno ribadito che “il comportamento dell’azienda rischia di inasprire i rapporti dentro la fabbrica e di pregiudicare la credibilità della proprietà e della direzione nei confronti dei lavoratori” e ricordato che “il sindacato e i delegati non si sono mai sottratti ad una discussione sulla produttività, che però non può tradursi in informazioni consegnate con tre mesi di ritardo e con dati riguardanti la produzione non verificabili da parte dei lavoratori”.

Anche martedì e fino a giovedì continuano gli scioperi su tutti i turni di lavoro a sostegno della posizione avanzata dalla RSU di stabilimento e da Fim Fiom Uilm che propone di aprire un negoziato con l’azienda su due punti: raggiungere una soluzione condivisa sul premio del 2012, partendo dal presupposto che non si possono far pagare ai lavoratori i frutti della mala gestione aziendale; rivedere formalmente da subito gli indici del premio per il 2013 e il 2014 al fine di avere certezze per i prossimi due anni. "L’adesione registrata dal primo sciopero dimostra che i lavoratori sono determinati ad ottenere quanto richiesto", evidenziano i sindacati.

I consigliere regionali Roberto Sconciaforni e Monica Donini, del gruppo Fds hanno chiesto all’esecutivo regionale quali iniziative intenda assumere in merito al congelamento dell’indennità legata ai premi di produzione per i 380 lavoratori dello stabilimento.