Fare arte nell’epoca “post internet”: a Forlì il preludio di Ibrida Festival
Negli spazi di Palazzo Romagnoli a Forlì viene proposto l’incontro internazionale Post Internet Art: dall'archivio al self broadcasting, un appuntamento che ha luogo venerdì 5 aprile, dalle 10.30 alle 13.00.
"L’espressione Post Internet Art fu coniata dall’artista tedesca che vive e lavora a New York Marisa Olson, la quale intendeva indicare le opere d’arte che produceva dopo aver navigato per ore su internet sua fonte primaria di ispirazione", spiegano Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, Direttori Artistici di Ibrida introducendo il preludio alla quarta edizione del Festival delle Arti Intermediali (in programma dal 26 al 28 aprile).
"In seguito, moltissimi artisti del calibro di Jon Rafman e Ryan Trecartin hanno riportato nella realtà materiale del white cube i contenuti virtuali espressi e conservati in internet, espressi principalmente dai social network nella forma del self broadcasting (Youtube) e conservati nei blog e in altri social come Flikr, Instagram, ecc., rivelatisi archivi immensi di materiale scaricabile e manipolabile all’infinito - aggiungono i fondatori di Vertov Project - Scopo della Post Internet Art è porre quesiti sull’utilizzo della rete da parte dell’utenza comune".
All’incontro, a ingresso libero, partecipano il critico di arte contemporanea Piero Deggiovanni, Silvia Dal Dosso e Franziska Von Guten del collettivo interdisciplinare Clusterduck e le artiste Mara Oscar Cassiani e Sara Lorusso.
Piero Deggiovanni è docente di Storia dell'Arte Contemporanea e di Storia e Teoria dei Nuovi Media all'Accademia di Belle Arti di Bologna. È critico d'arte con particolare attenzione alla realtà artistica del suo territorio. Ha scritto per diverse riviste tra le quali Tema Celeste, di cui è stato redattore, e la tedesca Nike. Da diversi anni si dedica esclusivamente alla ricerca, concentrandosi sulle relazioni tra arte e nuove tecnologie digitali dedicate alla comunicazione. Attualmente indaga le forme sinestetiche e di integrazione delle arti audiovisive e performative, presentandone i risultati in diverse rassegne accademiche e universitarie.