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Ballottaggio, Morrone replica a Calderoni: "E' nel panico. Riattaccati i manifesti coperti"

Replica così Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, alle provocazioni e alle accuse “del tutto infondate” del candidato sindaco del Pd.

"Il panico fa brutti scherzi, induce a errori e pronunciamenti azzardati. Il mio consiglio a Giorgio Calderoni è di misurare i passi e mantenere quel poco di aplomb che gli è rimasto”. Replica così Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, alle accuse che Morrone definisce “del tutto infondate” del candidato sindaco del centro-sinistra.

"Ho riattaccato personalmente i manifesti che un azzardato esposto di Calderoni considerava irregolari e che sono stati prontamente coperti domenica sera dall’amministrazione comunale. Un buco nell’acqua, come tutti quelli che sta collezionando il candidato della sinistra - prosegue l'esponente del Carroccio -. Per quanto mi riguarda, non solo conosco le leggi, forse quanto e più del professor Calderoni, ma ho anche provveduto, mosso dal mio spirito laico e liberale, ad approfondire le ragioni dell’esposto che sono davvero risibili".

"Quando ci si attacca ai cavilli vuol dire che si è alla frutta. Ai forlivesi interessano le risoluzioni ai problemi, i progetti che vengano concretizzati, la trasparenza dell’amministrazione e il pragmatismo in situazioni di emergenza - conclude Morrone -. Tutte capacità e qualità che Calderoni, anche con questa ultima uscita, dimostra di non possedere”.

Sull'esposto di Calderoni interviene anche Vinicio Pala, committente responsabile di Zattini e Presidente dell’Associazione Lista Civica Forlì Cambia: "Fossi in loro allerterei anche la protezione civile e Capitan America per dire che il candidato sindaco Gian Luca Zattini è brutto e cattivo e agisce nell’illegalità. Pala parla di "boutade elettorale di Calderoni e del suo staff, che invece di parlare di contenuti e ascoltare i forlivesi, polemizzano per il solo gusto di farlo. Invito queste persone a entrare nel merito, a discutere di proposte, civilmente, nei modi e nei tempi opportuni, evitando schiamazzi da stadio e sterili polemiche".

"Mi spiace per loro - continua Pala -, ma i nostri metodi non soltanto sono leciti, ma anche trasparenti. I nostri volontari hanno affisso regolarmente i manifesti elettorali nelle plance assegnateci come coalizione. Dopo nemmeno mezza giornata la metà erano divelti o rimossi. Dopo ventiquattrore è partito l’esposto. Mi chiedo cosa ci riservi il futuro in termini di violenze, telefonate minatorie e tirate di orecchie. Perché è chiaro che questo, in termini di antidemocraticità made in Pd, è solo l’inizio".

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