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Domenica, 28 Aprile 2024
Sanremo 2024

Il Festival di Sanremo celebra i 70 anni di "Romagna Mia" con la Generazione Z: "Vogliamo trasmettere gioia e far cantare tutti"

L'INTERVISTA - Sale l'attesa per la celebrazione al Festival di Sanremo dei settant'anni di "Romagna Mia", pubblicata nel 1954 dal maestro Secondo Casadei, con il palcoscenico dell'Ariston che si trasformerà in un'autentica balera che vedrà come protagonisti anche sei giovani musicisti forlivesi. Ne abbiamo parlato con Matilde Montanari

E' stato l'inno di coraggio e speranza durante la terribile alluvione dello scorso maggio. Come ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno. Sale l'attesa per la celebrazione al Festival di Sanremo dei settant'anni di "Romagna Mia", pubblicata nel 1954 dal maestro Secondo Casadei, con il palcoscenico dell'Ariston che mercoledì sera si trasformerà in un'autentica balera che vedrà come protagonisti anche sei giovani musicisti forlivesi, il più piccolo di 12 anni, studenti di Cosascuola Music Academy. Oltre a Andrea Medri, Emanuele Tedaldi, Christian Di Giacomo, Loris Casadei e Marica Lombini ci sarà anche la studentessa 18enne del Liceo musicale Canova Matilde Montanari, molto attiva sulla scena sia musicale che sociale cittadina e che alcuni anni fa ha lanciato il progetto nazionale ‘Big fun, no trip’, dedicato al divertimento senza pericolo tra i giovani.

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Matilde, mercoledì salirà sul palcoscenico dell'Ariston insieme agli altri componenti dell'orchestra "Santa Balera". Quando è venuta a conoscenza di questa opportunità?
"Io ed altri musicisti e cantanti, siamo stati convocati dal nostro direttore artistico di Cosascuola Music Academy, il professor Luca Medri, che mi segue artisticamente da qualche anno, perché doveva trasmetterci importanti comunicazioni che ci riguardavano. Noi siamo abituati alle news, perché siamo coinvolti in tanti progetti musicali e tante iniziative organizzate per noi studenti da Cosascuola Music Academy, e pensavamo che fosse un evento importante, ma non avevamo ancora idea di cosa si trattasse. Ebbene, da lì a poco, la notizia ricevuta e svelata, era di quelle che ti fanno tremare le gambe: il 7 febbraio saremo stati sul palco del 74° Festival di Sanremo a celebrare la nostra terra e la sua musica".

Come avete reagito a questa notizia?
"Dire che ci siamo messi ad urlare per la felicità è riduttivo".

Come sono state organizzate le prove?
Ci hanno presentato la “produzione” dell'evento, ovvero, il promoter Giordano Sangiorgi del Mei, ideatore dell’iniziativa sanremese, Luca Medri, coordinatore musicale, Moreno il Biondo della direzione musicale e Max Monti, consulente musicale. Da lì a qualche giorno, eravamo già in sala prove ad organizzare le idee e la performance, e a compattare il gruppo di 15 musicisti. La cosa stupenda è stata proprio trovarsi davanti a dei coetanei per un progetto così grande e così bello".

Ha già incontrato anche Amadeus? Che effetto le ha fatto?
"Incontrare Amadeus è stato pazzesco. Già dalla prima parola si è percepito il suo carisma, la sua personalità, la sua abilità nel coinvolgere gli altri e nello stesso tempo è riuscito a farci entrare in un'atmosfera di positività. Come diciamo noi della 'Generazione z', “tanta roba”".

Cosa rappresenta per lei "Romagna Mia"?
"Poterla portare sul palco dell’Ariston durante la seconda serata del festival di Sanremo è davvero un grande onore. Pur essendo al suo 70esimo anniversario riesce ancora a portare la gioia dentro ai nostri cuori e anche sui volti di tutte le persone che ci ascoltano. Ed è questo il tipo di spirito con cui vogliamo affrontare la serata del 7 febbraio".

Ormai è una habituè di Sanremo, ma la settimana del Festival è sempre qualcosa di speciale...
"Ogni anno aspetto il Festival quasi più del Natale, è surreale respirare l’aria sanremese sono follemente innamorata di come trasformano la città durante quella settimana. Il primo anno, nel 2021, ci sono capitata quasi per caso, iscrivendomi da vera scheggia impazzita ad uno dei miei primi concorsi. Nel 2022 ho cominciato con Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti, ad intervistare alcuni artisti in gara e a commentare la diretta da "Casa Sanremo" insieme ad altri speaker. E anche lo scorso anno ho avuto il piacere di incontrare dal vivo tanti artisti sempre grazie a Radioimmaginaria. Ho vinto un bellissimo concorso, Sanremo Juke Box di Moreno De Ros  con uno dei miei primi singoli “Feelin’good”. Quest’anno oltre al ruolo di intervistatrice e speaker ho realizzato grazie alla nuova orchestra “Santa Balera” il sogno di salire per la prima volta sul palco più ambito d’Italia. Da ottimista sono sicura che sarà la prima di una lunga serie, quindi mi raccomando il 7 febbraio ore 21 tutti collegati al televisore per vedere il Festival. Sarà ancora più bello poter realizzare quest’esperienza con amici che condividono con me la stessa passione per la musica oltre che numerosi palchi cittadini e non: Emanuele Tedaldi e Christian Di Giacomo ed aggiungo anche Marica Lombini, ex allieva di Cosascuola Music Academy e Andrea Medri, bassista 12enne che saranno con noi sul palco del Festival".

Altra novità è il brano "Terra Mia". Cosa racconta in questo brano?
"Dal 2 febbraio è in rotazione sulle principali radio il mio nuovo singolo, "Terra Mia", composto da Luca Medri e David Sabiu e prodotto da Savana Studio per Edizione Musicali Casadei Sonora in collaborazione con Cosascuola Music Academy. Un filo conduttore nella mia recente esperienza personale, che mi fa’ dire che esiste un disegno, perché mai mi sarei immaginata che dopo aver cantato "Terra Mia" avrei ricevuto l’invito a portare all’Ariston, la canzone inno della Romagna, “Romagna Mia” per il 70° anniversario dalla sua composizione. "Terra mia" parla di un viaggio a New York per riscoprire la voglia di casa; un richiamo alla celebre storia di Secondo Casadei, stavolta, attraverso gli occhi di una ragazza, che in viaggio a New York vede riaffiorare i ricordi e l'attaccamento per la propria terra lontana. Un racconto della Romagna vista da fuori, che analizza la nostalgia e la distanza degli affetti, così presente in “Romagna mia”. Il tema del viaggio lo adoro e proprio attraverso il viaggio riscopre i sentimenti veri per la sua terra che la aspetta. La canzone si può ascoltare da questo link: https://open.spotify.com/track/36Kfy1dSWibVNN9sAdTICA?si=5r6Eb4npSbiuB8ms3d9XUg&utm_source=whatsapp".

Lei è un volto noto in città, soprattutto per la grinta che mette quando sale sul palcoscenico. La musica è la sua vita...
"Da sempre il filo conduttore della mia vita è la musica e, non sempre la mia grinta è vista come energia positiva...".

Cioè?
"A volte le persone la interpretano come troppa sicurezza, ma in realtà è che il fuoco che ho dentro. E quando ho l’occasione di cantare diventa incontrollabile e mi permette di far svanire tutti i freni e le paure.  In molti mi chiedono se ho un piano B e la mia risposta è sempre la stessa: "Tutti i miei piani dalla A alla Z hanno un denominatore comune, la musica"".

Un'ultima domanda Matilde. Lei ha già avuto tantissime esperienze, ma l'Ariston è l'Ariston. Si sente più emozionata o determinata?
"Entrambe le sfaccettature sono importanti, ma la nostra determinazione nella "Nuova Orchestra Santa Balera" risiede soprattutto nell'ardente desiderio di riportare in primo piano le ricche tradizioni musicali. Siamo pronti a coinvolgere attivamente ogni spettatore, con l'obiettivo di farli cantare insieme a noi e creare un'atmosfera di connessione attraverso la musica".

Matilde Montanari a Sanremo-2

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