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Tennis, Lorenzo Angelini torna dagli Australian Open con fiducia. Nel mirino ci sono Roland Garros e Wimbledon

Così Lorenzo Angelini: "Adesso rientro al Villa Carpena, che ritengo ad oggi essere definitivamente la “mia casa”, pronto a rimettermi a lavorare per i prossimi tornei"

Parola d'ordine: fiducia. Lorenzo Angelini traccia un bilancio della sua avventura agli Australian Open Under 18, che l'hanno visto uscire di scena al secondo turno al cospetto del forte avversario giapponese Rei Sakamoto. "E' stata una grande avventura quella che ho appena concluso in Australia - racconta Angelini -. Qui è stato tutto fantastico, sono partito con l’intenzione di fare esperienza nei grandi tornei perché era quella che in realtà mi mancava fino ad oggi. Alla fine ho raggiunto la finale nel doppio del torneo Traralgon, che mi ha regalato il pass diretto per il tabellone principale a Melbourne ed ho passato il primo turno agli Australian Open tra l’altro come unico italiano dopo che Cinà testa di serie numero uno è saltato subito al primo turno".

Dopo aver superato domenica il primo turno del tabellone battendo il russo Timofei Derepasko 6-3 3-6 6-4, martedì il tennista forlivese ha affrontato il nipponico Sakamoto, testa di serie numero 4, che lo ha sconfitto 6-4 6-2. "Ad oggi è senza dubbio più forte di me, ma alla fine me la sono giocata - continua Angelini -. Peccato aver perso il primo game che mi ha tagliato un po' subito le gambe". Il portacolori del Villa Carpena Academy aveva già partecipato in passato con i colori della nazionale italiana sia ai mondiali di Antalya in Turchia nel 2022 che alla Coppa Davis U18 nel dicembre scorso a San Diego. A Melbourne ha disputato il primo grande slam.

"Partire da un torneo come questo mi ha dato grande fiducia ed ora l’obiettivo principale è fare più punti possibile per entrare di diritto senza passare per le qualificazioni al Roland Garros e successivamente anche a Wimbledon - confessa il giovane tennista -. Non posso fare altro che ringraziare dapprima il mio allenatore Alberto Casadei che mi ha seguito fino qui e di seguito il maestro Giovanni Pacchioni ed il preparatore Luca Rafelli. Adesso rientro al Villa Carpena, che ritengo ad oggi essere definitivamente la “mia casa”, pronto a rimettermi a lavorare per i prossimi tornei".

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