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Il sindaco di Civitella dopo le dimissioni: "C'è chi ha sempre cercato di farci affondare"

Le dimissioni del sindaco di Civitella, Pierangelo Bergamaschi, stanno facendo discutere e le critiche nei suoi confronti arrivano da ogni parte

Le dimissioni del sindaco di Civitella, Pierangelo Bergamaschi, stanno facendo discutere e le critiche nei suoi confronti arrivano da ogni parte. L'ex primo cittadino risponde: “Sapevo che fare il sindaco del "dopo discarica" sarebbe stato complicato e difficile, comunque mantenere i servizi, come promesso a suo tempo, è stato l'obbiettivo principale della mia amministrazione . Fare la vittima non è nel mio stile, vado fiero del fatto che i bilanci del comune di Civitella di Romagna, in questi quattro anni sono tutti in pareggio e soprattutto non sono stati fatti ulteriori mutui, che sarebbero pesati nelle tasche dei cittadini per il futuro, oltre a quelli già gravosi, accesi dalle amministrazioni precedenti che ammontano a circa 300mila euro annui”.

“E questo – continua Bergamaschi - grazie alla mia "ciurma" fatta di persone oneste, leali e con un grande spirito di servizio, marinai che non hanno mai mescolato i loro interessi privati con quelli pubblici. In politica, è fondamentale avere il coraggio delle proprie azioni e delle proprie decisioni, nessuno può far dimettere nessuno, tranne il sindaco, che in questo caso ha detto basta a chi, dopo aver sostenuto il candidato perdente alle primarie, si era presentato al mio cospetto con buoni propositi, e con promesse di lealtà ed impegno”, critica.

“Confermare la mia candidatura per il futuro, credo sia la risposta migliore alle critiche, di chi, non è mai salito sulla nave, ma "aggrappato" all'ancora, ha cercato in tutti i modi di farla incagliare sul fondale. A questo proposito, la cronistoria delle vicende occorse in questa legislatura è presto fatta, - comincia Bergamaschi - nel dicembre 2010, senza condivisione alcuna, arrivò in consiglio comunale un documento fortemente contrario alle funzioni associate, creando tensioni all'interno della maggioranza. Nel marzo 2011, la vicenda commissione ambiente, con il famoso "bianchetto", e la relativa delegittimazione di una commissione che, probabilmente, si sarebbe occupata delle questioni ambientali, fra le quali forse anche dell'impianto idroelettrico. Se due indizi fanno una prova, siamo arrivati, e come diceva un famoso politico: "Non si dovrebbe mai pensar male, ma a volte ci si prende!"”

“Voler deviare quindi l'attenzione dei cittadini, su mie eventuali figuracce o promesse non mantenute è ridicolo, facciamola breve: andare ad una "conferenza di servizi" in Provincia , dove si decide per la realizzazione di un impianto "idroelettrico" come progettista, e nello stesso tempo si è consigliere comunale, proprio del Comune dove deve essere realizzato l'impianto, per me, e per la mia "ciurma" è deontologicamente, e sul piano della responsabilità etica in politica, assolutamente inaccettabile. - sostiene, riferendosi a Raggi -  Un impianto di forte impatto, come quello in fase di realizzazione, doveva essere presentato in consiglio da chi lo conosceva bene. E chi meglio del progettista avrebbe dissipato ogni dubbio ambientale e assolto al dovere civico dell'informazione. Trovare le colpe di quello che sta succedendo dal punto di vista politico penso sia molto semplice, d'altro canto, il commissariamento è stato un passo sofferto ma inevitabile, per dare un senso alla politica, che a volte ha bisogno di segnali forti per essere credibile. L'impegno politico, quando è un vero servizio della comunità, deve dare questi esempi, forti e precisi, che valgono per tutti, a tutti i livelli, un esempio di coerenza che non può essere confuso con uno scarico di responsabilità. In questo Comune, nel passato abbiamo avuto un altro esempio di dimissioni del sindaco , sempre per questioni ambientali, allora si rimpastava politicamente, oggi per fortuna, con l'elezione diretta la parola andrà agli elettori, giudici sovrani”.

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