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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Aeroporto, il tribunale respinge il risarcimento di 21 milioni chiesto agli eredi dell'ex sindaco

Il Tribunale delle Imprese di Bologna ha rigettato la domanda risarcitoria per 21 milioni di euro del curatore del fallimento dell’ex società di gestione pubblica dell’aeroporto Seaf

Il Tribunale delle Imprese di Bologna ha rigettato la domanda risarcitoria per 21 milioni di euro del curatore del fallimento dell’ex società di gestione pubblica dell’aeroporto Seaf,  aperta contro gli eredi dell’ex sindaco Franco Rusticali, morto il 22 dicembre 2015, che fu anche presidente della società aeroportuale, e di altri 9 soggetti. Negli ultimi anni della sua carriera Rusticali aveva rivestito anche la carica di presidente del consiglio di amministrazione per poco più di un biennio, ricompreso tra il 4 aprile 2008 e il 3 ottobre 2010.

La società arrivò  a fallimento tre anni più tardi, nel maggio 2013.  Pochi giorni dopo la sua morte, ed in particolare il successivo 28 dicembre 2015, la moglie, Mariateresa Filippini Lera, ed i figli, Giorgio e Guido, ricevettero un atto di citazione in giudizio avanti al Tribunale delle Imprese di Bologna perché rispondessero, in qualità di eredi dell’ex presidente, per oltre 21 milioni di euro di danni, che l’ex presidente Seaf, in concorso con gli amministratori ed i sindaci di allora, avrebbe cagionato alla società. Assieme agli eredi di Franco Rusticali, l’azione civile era stata mossa anche nei confronti di Fabio Castellari, Stefano Foschi, Giampaolo Dacci, Francesco Saverio Di Ciommo,  Antonio Nannini, Riccardo Zavatta, Paola Ferroni, Stefano Tarantini, Ria Grant Thornton Spa.

Si è chiusa giovedì, dopo oltre nove anni di giudizio, la causa avviata dal fallimento Seaf contro i 10 soggetti coinvolti, tra cui gli eredi di Franco Rusticali, assistiti nel corso dell’intero procedimento dall’avvocato Enrico Nannini del Foro di Forlì, al termine del quale la domanda risarcitoria svolta dalla curatela è stata integralmente respinta, con le spese del giudizio assegnate al fallimento.

“E’ stato giudizialmente accertato, all’esito di un’approfondita consulenza tecnica di ufficio disposta dal Tribunale felsineo, che Rusticali, e come lui anche gli altri amministratori e sindaci convenuti, non hanno cagionato un solo euro di danno alla società nel corso del periodo di gestione loro riferibile. Una pronuncia, dunque, che rende meritato lustro ad una figura di straordinaria caratura morale e politica quale era il nostro compianto concittadino. La sua famiglia è rimasta straordinariamente salda e coesa nel difenderne, vittoriosamente, la memoria e le ragioni nel corso di tutti questi lunghi anni di confronto processuale”, commenta l’avvocato Nannini.

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