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Il dramma

La tragedia nella tragedia dopo il servizio de Le Iene, Pier Silvio Berlusconi: "Non deve più succedere"

Così Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, aggiungendo che si è trattato di un caso "che tocca la mia sensibilità"

Un caso come quello dei suicidi del 64enne di Forlimpopoli e del 24enne di Forlì, coinvolti nella vicenda raccontata da "Le Iene" su Italia 1 e finita nel mirino della procura di Forlì "non deve più succedere". A dirlo è Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, aggiungendo che si è trattato di un caso "che tocca la mia sensibilità". "Noi facciamo una televisione che si occupa di tutti i temi, anche di cronaca, e nel farlo capita di andare oltre ciò che è editorialmente giusto", ha proseguito, aggiungendo: "Penso che dovremo alzare il livello di attenzione e sensibilità ulteriormente".

Nel frattempo sarà l'autopsia a chiarire le cause del decesso del 64enne, trovato morto domenica scorsa nella sua abitazione. A quanto pare l'uomo avrebbe anche lasciato un biglietto prima di assumere un cocktail di farmaci. Il 64enne era finito al centro di un servizio de "Le Iene" per organizzato e portato avanti un inganno amoroso ai danni di Daniele, un 24enne forlivese che per oltre un anno ha creduto di intrattenere una relazione online con una ragazza di nome "Irene Martini", in realtà un profilo fake inventato dal 64enne appropriandosi delle foto di una modella romana. Daniele, al termine di questa vicenda – ben documentata dai messaggi delle chat, in cui emergevano propositi suicidari e fragilità emotive –, quando ha intuito il raggiro sentimentale, si è tolto la vita il 23 settembre del 2021. 

Denunciato dalla famiglia del giovane, il 64enne si era visto condannare, con un decreto di 825 euro (non appellato) solo per sostituzione di persona. La Procura della Repubblica di Forlì, invece, a giugno aveva chiesto l’archiviazione del reato più grave, quello della “morte come conseguenza di altro delitto”, contro cui però la famiglia aveva fatto ricorso. Il giudice si sarebbe dovuto esprimere nei prossimi mesi, una volta fissata l’udienza di opposizione all’archiviazione.

Dopo la messa in onda del servizio, il 64enne avrebbe preso ad avvertire la pressione sociale e la riprovazione dei suoi concittadini. Come ha spiegato il suo avvocato Pierpaolo Benini, il forlimpopolese si sarebbe considerato vittima di una gogna mediatica e per questo proprio lunedì avrebbe dovuto discutere con lui un esposto contro le Iene, anche perché per Forlimpopoli sarebbero apparsi manifesti con il suo volto. Ma nella nottata tra sabato e domenica si è tolto la vita. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti rubricato con il reato di istigazione al suicidio.

La reazione de Le Iene

"Una tragedia nella tragedia, che ci ha lasciato sgomenti - ha affermato Teo Mammucari, affiancato da Belen Rodriguez, aprendo la puntata di martedì sera de "Le Iene" -. Sono giorni che non parliamo d'altro e anche noi non ci sottraiamo a questo dibattito". La trasmissione ha affrontato gli ultimi drammatici aggiornamenti con un servizio di Matteo Viviani, la "iena" che aveva portato alla ribalta la vicenda che ha travolto Daniele: "Una tragedia nella tragedia, che non solo non ci lascia indifferenti, ma che ha colpito tutti noi - ha evidenziato Viviani -. Perchè a prescindere dalla lettura che ognuno di noi può fare di questa storia si sta parlando della vita di un uomo, che a causa di un meccanismo perverso, tipico del catfishing, si era legata a quella di un altro uomo, seguendo lo stesso tragico destino". La "iena" ha ricordato di aver raccontato altre simili vicende, "ma che fortunatamente non hanno avuto lo stesso epilogo".

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