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Cronaca

Moschea di via Fabbretti, il centro Afaf: "Non siamo abusivi. E' un luogo di culto che abbiamo acquistato"

La replica del responsabile del centro Afaf della moschea di via Fabbretti, Mohammed Ballouk, dopo le proteste del comitato sulla presenza dei fedeli di culto musulmano in coincidenza con il ramadan

“Non siamo abusivi, siamo in regola. Ci ritroviamo in un luogo di culto, in una struttura che abbiamo acquistato e che è di proprietà dell’associazione”. La struttura in questione è la moschea di via Fabbretti, una piccola traversa di via Ravegnana, al centro da molto tempo di polemiche e proteste da parte dei residenti in coincidenza con il ramadan. A parlare è Mohammed Ballouk, referente della associazione Afaf (Associazione fratellanza amicizia Forlì) che gestisce la struttura. Di origine marocchina, 34 anni, due lauree di cui una in Statistica, Ballouk è il responsabile del centro di preghiera dal 2018.

“Il nostro centro è stato cancellato dal registro regionale per quanto riguarda l’aspetto della promozione sociale, ma da quel momento sono cambiate tante cose - dice -. Oltre alla sala di preghiera, organizziamo corsi di lingua araba e attività di doposcuola per l’italiano”. Ben diversa è invece la posizione del comitato di residenti, secondo cui con la perdita della qualifica di associazione di promozione sociale sarebbero decadute le deroghe urbanistiche per fare un luogo di culto in un edificio con destinazione produttivo-artigianale.  Il comitato nella serata di martedì sera ha contato in uscita ben 332 presenze.

Oltre a quella di via Fabbretti, è sorta alcuni anni fa un’altra moschea in via Masetti, nella zona di Coriano, adibita alla preghiera e alle funzioni religiose, che si avvale anche di un piccolo minareto, dove si ritrova gran parte della comunità. “La struttura di via Masetti è piena e non può ospitare tutti: i cittadini di culto musulmano nella provincia di Forlì-Cesena sono oltre 4mila - dice Ballouk - e due moschee non sono sufficienti”. Quanto ai numeri, “le persone che dall'ora del tramonto si riuniscono in via Fabbretti per non più di un’ora - precisa il referente - non superano le 200 e tutte arrivano a piedi o in bicicletta. E siamo noi per primi a chiedere, come abbiamo fatto, alla polizia locale di effettuare tutti i controlli necessari per verificare la regolarità della nostra presenza”.

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