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Primo giorno per il vaccino anti-influenzale, attese ordinate fuori dagli ambulatori grazie agli Alpini

La pioggia battente di lunedì mattina ha impedito di effettuare all'esterno le vaccinazioni delle persone che si sono presentate al nucleo di cure primarie 2 di viale Risorgimento

Primo giorno di vaccinazione anti-influenzale in città. La campagna è partita con un mese di anticipo. La pioggia battente di lunedì mattina ha impedito di effettuare all'esterno le vaccinazioni delle persone che si sono presentate al nucleo di cure primarie 2 di viale Risorgimento. Decine e decine gli anziani che si sono messi in fila, fino a fare il giro dell'intera palazzina. Le vaccinazioni sono proseguite a ritmo serrato, anche grazie all'aiuto offerto dall'Associazione Alpini, i cui volontari hanno gestito le attese nel rispetto del distanziamento sociale e vigilando sulla mascherina.  

Principali destinatari dell’offerta del vaccino antinfluenzale sono i gruppi di popolazione più a rischio di complicanze, in particolare gli anziani di età pari o superiore a 60 anni, con o senza patologie croniche, le donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza; medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; soggetti ricoverati presso strutture per lungodegenti; soggetti tra i 6 mesi e i 60 anni con patologie croniche; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (personale scolastico, polizia, carabinieri, vigili del fuoco, e così via); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue.

Anche quest’anno, per la popolazione adulta, la vaccinazione sarà affidata ai Medici di famiglia a cui ci si deve rivolgere per ogni informazione e per concordare le modalità di effettuazione. I bambini affetti da patologie croniche predisponenti le complicanze, verranno invitati alla vaccinazione dal Servizio Pediatria di Comunità su segnalazione del proprio pediatra. L’influenza costituisce da sempre un rilevante problema di sanità pubblica a causa della sua contagiosità, delle possibili gravi complicanze e della variabilità dei virus influenzali. E quest’anno lo è ancora di più, poiché la stagione influenzale vedrà, molto probabilmente, una co-circolazione di virus influenzali e Sars-Cov-2. Con la vaccinazione antinfluenzale si punta quindi a ridurre le complicazioni e semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti.

Per le categorie a rischio la somministrazione del vaccino è gratuita. Una sola dose di vaccino è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dei bambini mai vaccinati in precedenza, ai quali vengono raccomandate due dosi a distanza di quattro settimane. L’Ausl Romagna ha già acquistato 268mila dosi di vaccino (46.400 Forlì, 46.600 Cesena, 78.000 Rimini e 97.000 Ravenna). Nella stagione scorsa in Romagna i vaccinati hanno raggiunto quota 205.781 con un aumento del 11% rispetto all’anno precedente (184.939 le persone vaccinate nel 2018). Significativo l’incremento registrato tra gli operatori sanitari: 5.392 le persone che hanno optato per il vaccino lo scorso anno, rispetto alle 3.985 del 2018-2019, con un aumento percentuale pari al 35%.

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