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Martedì, 30 Aprile 2024
Forlì ieri e oggi

Forlì ieri e oggi

A cura di Piero Ghetti

Quando illuminare la cupola del Cignani costava 500 lire

Nella prima metà degli anni ’90, grazie ad un service del Lions Club Giovanni De Medici di Forlì, l’affresco “Assunzione di Maria Vergine”, capolavoro di Carlo Cignani, è stato dotato di un sistema di illuminazione artistica, progettato dall’ing. Berlati e dall’arch. Zanchini

E’ conosciuto da pochi, persino fra i forlivesi, ma gli storici dell’arte lo considerano a buona ragione il capolavoro assoluto di Carlo Cignani. Stiamo parlando del grande affresco a tempera “L’Assunzione di Maria Vergine”, che dal 1706 impreziosisce la cupola della cappella della Madonna del Fuoco, nel Duomo di Forlì. Come si rileva dai documenti conservati presso l'Archivio di Stato e l'Archivio Capitolare della Cattedrale di Forlì, il grande artista bolognese lo realizzò in circa venti anni di lavoro, fra il 1683 e il 1706. “Precedenti commissioni - si legge nel  sito “catalogo.beniculturali.it” - erano state assegnate fra il 1642 e il 1644 a Guido Cagnacci, che non eseguì mai l'opera e nel 1645 ad Angelo Michele Colonna, la cui impresa, forse già del tutto finita, venne comunque giudicata di poca stima, e quindi rimossa”. La rappresentazione si ispira allo stesso soggetto già dipinto dal Correggio nel Duomo di Parma. Per rappresentare le figure in modo che potessero essere viste dal basso in maniera realistica, Cignani si servì dell’anamorfosi. “In altre parole - scrive Marco Viroli in Diogene/Mente Locale - un’immagine è riprodotta sul piano in modo distorto, rendendo il soggetto originale riconoscibile solamente guardandolo da una posizione ben precisa”.

“Nel contratto d’opera per il Duomo del 16 ottobre 1680, firmato da Carlo Cignani e da Francesco Orsi, depositario dei beni del Santuario della Madonna del Fuoco - scrive Salvatore Ricca Rosellini ne La Madonna del Fuoco, Grafikamente Edizioni - fu stabilito un compenso di mille scudi, più cento per i colori e l’affitto dell’abitazione forlivese”. La grandiosa opera venne solennemente scoperta il 28 maggio 1706. Nel 1865 il pittore forlivese Pompeo Randi curò il primo restauro dell'affresco, stuccando lacune dell'intonaco e riparando alle lacune del colore con acquerello, steso a tratti e punteggiature. Un secondo intervento venne eseguito nel 1911 da parte del prof. Fortini di Bologna; un altro ancora a cura della Soprintendenza ai Monumenti di Bologna, nel 1938. Nel corso del secondo conflitto mondiale, il capolavoro del Cignani è scampato prodigiosamente alla distruzione del campanile del Duomo, minato dai tedeschi in ritirata. “In Cattedrale - racconta il canonico mons. Ettore Sozzi nel volume di Salvatore Gioiello e Lieto Zambelli, ‘Usfadè’ - erano stati accolti tanti sfollati, circa trecento persone, che dormivano nella cappella di San Valeriano, nella sacrestia dei canonici, in quella della Madonna del Fuoco e nella parte sottostante adibita ad archivio”.

233_CupolaCignani2_particolare (Foto.IBC.1938)

I rifugiati si sentivano talmente al sicuro, persino durante gli allarmi aerei, che non veniva adottata alcuna precauzione. Finché, la fatidica mattina del 27 ottobre 1944, fra’ Pio, un francescano accolto in canonica, uscì in strada e notò una pila di bombe a ridosso della cappella della Madonna del Fuoco. “Capimmo così - continua don Ettore - che qualcosa di nuovo e di seriamente importante stava per accadere”. Grande desolazione la mattina del 9 novembre tutt’intorno alla Cattedrale: “La quattrocentesca torre - annota il bibliotecario comunale Antonio Mambelli nei suoi Diari - cede alla follia della guerra con le sue quattro campane, abbattendosi sulla cappella di San Valeriano e la sacrestia, con demolizione delle volte e danni ai grandi armadi, agli arredi e alla Madonna del Voto. Intatta appare, ed è grazia miracolosa, la cupola dipinta da Carlo Cignani, il più grande lavoro del genere dei secoli XVII e XVIII”.

Se il campanile è stato ricostruito nel 1970, l’ultima pulitura in ordine di tempo del capolavoro del Cignani risale al 1979 per intervento del maestro Ottorino Nonfarmale. Una trentina di anni fa, grazie ad un service dei Lions Club Giovanni De Medici di Forlì, l’Assunzione di Maria Vergine è stata dotata di un sistema di illuminazione artistico, progettato dall’ing. Maurizio Berlati e dall’arch. Franco Zanchini. Fino al 2002, per attivare le luci bastava inserire una moneta da 500 lire nell’apposito dispositivo, posto alla base della colonna destra d’ingresso alla cappella mariana. Con l’avvento della divisa continentale, nel 2002, il conio nazionale con l’effige del Quirinale ha lasciato il passo ai più prosaici 50 centesimi di euro.

Cupola Cignani Campanile distrutto mattina 09.11.1944-2Cupola Cignani Duomo senza campanile (Foto Anni60)-2

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