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Banche cooperative, sindacati convocati con un sms: è protesta

"Il destino di un intero sistema, che solo in Emilia Romagna con 436 sportelli coinvolge 3300 lavoratori e 700mila clienti, non può essere deciso con decisioni unilaterali, tantomeno con un sms"

“Se si desidera realmente rilanciare le enormi potenziali che Credito Cooperativo ancora ha a disposizione, l’unica via è il dialogo tra le parti. Il destino di un intero sistema, che solo in Emilia Romagna con 436 sportelli coinvolge 3300 lavoratori e 700mila clienti, non può essere deciso con decisioni unilaterali, tantomeno con un sms”.

E’ questo il commento del segretario generale dei bancari Cisl, Marco Amadori, dopo che ieri Federcasse, al termine del proprio Comitato Esecutivo (formato da tutti i presidenti delle Federazioni Regionali delle BCC), ha inviato ai sindacati un sms con cui li invitava ad un incontro per il prossimo lunedì 14 luglio. Incontro in cui saranno comunicate le decisioni dello stesso Comitato Esecutivo sulla disdetta del contratto nazionale BCC, dei contratti integrativi e delle agibilità sindacali.

“E’ del tutto evidente – ha proseguito Amadori – che in un momento di difficoltà come quello che sta attraversando il credito emiliano-romagnolo, un sistema cooperativo formato da 21 Bcc e 117mila soci, con depositi totali di oltre 21 miliardi di euro, prestiti per 12,5 miliardi e un risultato lordo di gestione attorno ai 290 milioni, può suscitare gli insani appetiti di molti squali della finanza”.

“In questo clima, la disapplicazione unilaterale del contratto di lavoro – ha continuato il segretario dei bancari Cisl - non solo non servirebbe ad affrontare i problemi che in questo momento condizionano il rilancio del Credito Cooperativo, ma, al contrario, costituirebbe un autogol clamoroso, e non solo per le stesse Bcc, ma anche per clienti, dipendenti e aziende”. “Siamo convinti – ha concluso il sindacalista Cisl – che un momento così difficile può essere affrontato solo attraverso un confronto costruttivo tra le parti, proprio come sta cercando di fare il resto del sistema bancario”.

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