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Nasce il “Fondo per lo sviluppo", che facilita l’accesso al credito delle imprese

Questo Fondo di controgaranzia, significativamente denominato "Fondo per lo Sviluppo", iniziativa di carattere straordinario, sosterrà l'accesso al credito delle imprese

Lunedì la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e l’Amministrazione comunale di Forlì, consapevoli dell’importanza di dare una risposta comune di contrasto agli effetti negativi della crisi economica e finanziaria, hanno presentato un accordo volto alla creazione di un fondo di controgaranzia, capace di facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese locali, in un momento in cui gli istituti di credito richiedono l’assistenza di garanzie sui finanziamenti accesi dalle imprese e il sistema dei confidi è fortemente impegnato con i propri patrimoni nel sostegno al credito per le stesse.

Questo Fondo di controgaranzia, significativamente denominato “Fondo per lo Sviluppo”, iniziativa di carattere straordinario, sosterrà l’accesso al credito delle imprese attraverso operazioni in controgaranzia in favore dei Confidi che garantiscono in primo grado finanziamenti concessi alle imprese dei 15 Comuni del comprensorio forlivese e del comprensorio cesenate relativamente ai Comuni di Bagno di Romagna e Verghereto. Il Fondo è nato anche dalla richiesta di Cgil, Cisl e Uil, che hanno manifestato grande soddisfazione per l'accordo raggiunto, sottolineando come questa iniziativa locale sia in controtendenza con la legge di stabilità.

Il Fondo potrà contare su uno stanziamento complessivo pari a 1.300.000 euro. Sarà compito della Camera gestire il Fondo anche per conto dei partner finanziatori, attraverso una procedura snella e rapida. Al fine di massimizzare l’impiego delle risorse, il Fondo avrà carattere di rotatività, per permettere il riutilizzo su nuovi finanziamenti delle risorse rientrate in circolo da finanziamenti andati a buon fine e conclusi entro la scadenza.

Il Fondo avrà una durata di 5 anni, con ulteriore prosecuzione per le sole operazioni avviate nel periodo e fino alla scadenza dell’intervento garantito. Considerato il meccanismo di controgaranzie individuato, l’effetto leva che si conta di poter così attivare dovrebbe essere compreso tra i 25 ed i 40 milioni di euro di nuovi possibili prestiti per le imprese del territorio.

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