Officine Maraldi, 4 mesi di cassa integrazione in deroga. I sindacati: "Futuro incerto"

Nuovo aggiornamento mercoledì mattina sulla situazione aziendale di Officine Maraldi Bertinoro. In Prefettura è stato raggiunto un accordo per l’apertura di una cassa integrazione in deroga della durata di quattro mesi, come da tempo richiesto dalle organizzazioni sindacali per far fronte alla diminuzione del lavoro e fornire ai lavoratori (circa cinquanta dipendenti) un ammortizzatore in grado di rispondere all’esigenza di una continuità di reddito, seppur ridotto

"L’utilizzo dell’ammortizzatore dovrebbe riguardare principalmente la parte impiegatizia dell’azienda in quanto alcune iniziative messe in campo dovrebbero garantire il lavoro in officina per qualche mese - spiegano per le segreterie di Fiom e Uilm, Giovanni Cotugno e Enrico Imolesi -. L’azienda si è anche impegnata al pagamento della retribuzione di novembre, dopo aver saldato le retribuzioni in arretrato nel periodo precedente, questo anche al fine di non tornare in una situazione di inadempienza e creare ulteriori difficoltà alle persone che quel lavoro traggono sostentamento. Risposta negativa invece sul pagamento dei contributi non versati ai fondi pensione, con la direzione di Officine Maraldi che afferma di essere intenzionata a pagare quanto dovuto, ma di non essere in grado di dare una risposta precisa sui tempi necessari a regolarizzare la posizione".

Concludono i sindacati: "Resta un clima di pensante incertezza per quello che riguarda il futuro dello stabilimento bertinorese e dei posti di lavoro: l’azienda afferma che, pur in presenza di alcuni colloqui in corso, non si è concretizzato alcun soggetto intenzionato ad acquisire e ad investire in Officine Maraldi. Questo è appunto il punto cruciale della vertenza: la necessità di un compratore che intervenga a garantire gli investimenti necessari a rilanciare l’attività della azienda e a garantire quella continuità necessaria per dare tranquillità ai lavoratori".