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Arena San Domenico e Fabbrica delle Candele: un'estate di spettacoli con oltre trenta eventi

Trentuno spettacoli in cartellone, alcuni proposti in doppia replica, per oltre 3.500 presenze complessive registrate. Un ottimo risultato in considerazione della capienza contingentata degli spazi

Dopo mesi di sipari abbassati, l’attività in live streaming per Scuole e famiglie del Teatro Il Piccolo e le RiAPeRTure primaverili del Teatro Diego Fabbri, Accademia Perduta/Romagna Teatri ha consegnato alla città di Forlì e al suo pubblico un’estate teatrale di “dimensioni” fino a oggi inedite, “larga” tanto nelle traiettorie artistiche percorse (dalla Prosa al Contemporaneo, dalla comicità al Teatro Ragazzi, dalla Stand Up Comedy alla Danza all’operetta), quanto nella qualità artistica dell’offerta e nella quantità di appuntamenti proposti grazie alla collaborazione e alle occasioni di spazi messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale: oltre all’Arena San Domenico - esperienza già consolidata dal 2020 -, anche la Fabbrica delle Candele, ambiente più raccolto, “fluido” e per questo ideale a un indirizzo “giovane” e sperimentale.

Trentuno spettacoli in cartellone, alcuni proposti in doppia replica, per oltre 3.500 presenze complessive registrate. Un ottimo risultato in considerazione della capienza contingentata degli spazi.
Pur con le necessarie restrizioni da “zona bianca” - che Accademia Perduta ha fermamente rispettato, facendosi anche trovare pronta nell’affrontare i relativi adeguamenti giunti a “lavori in corso” - il pubblico ha dunque risposto con entusiasmo, fiducia e collaborazione: tantissimi i sold out registrati fin dalle prime settimane di prevendita, non solo per i nomi di richiamo nazional-popolare, ma anche per proposte più particolari, se non addirittura di nicchia. Risultato che dimostra, una volta di più, la specificità di un pubblico, quello forlivese, sempre rispettoso delle norme, attento, curioso, accogliente, coinvolto.

Per quanto riguarda il comparto artistico, Accademia Perduta/Romagna Teatri ha portato sui due palcoscenici open air di Forlì nomi di chiara fama unitamente a realtà emergenti, coinvolgendo, per citare qualche esempio: Sergio Castellitto, Simone Cristicchi, Andrea Pucci, Ascanio Celestini, Paola Quattrini, Kataklò Athletic Dance Theatre, Giuseppe Giacobazzi, Paolo Cevoli, Vincenzo Pirrotta, Paolo Conticini, Teatro delle Albe, Alessandro Ciacci, Les Moustaches.

Ma non solo. Oltre all’aspetto di semplice ospitalità, in quanto Centro di Produzione riconosciuto a livello ministeriale, Accademia Perduta/Romagna Teatri ha anche voluto cogliere l’occasione per presentare al suo “primo” pubblico di riferimento alcune delle produzioni e co-produzioni del proprio catalogo, sia nell’ambito del Teatro Ragazzi che in quello del Contemporaneo: alcune nuovissime, altre recenti, altre ancora storiche.
Tra esse, spicca Paradiso. Dalle tenebre alla luce, il nuovo lavoro teatrale di Simone Cristicchi che Accademia Perduta ha co-prodotto con Elsinor, Arca Azzurra e Fondazione Istituto Dramma Popolare di San Miniato, con il coinvolgimento dell’Orchestra Bruno Maderna. Con questo spettacolo tre delle principali realtà culturali forlivesi hanno lavorato in stretta sinergia per un’opera che nella prossima Stagione Teatrale calcherà importanti palcoscenici nazionali.

In Paradiso Cristicchi ha affrontato il poema dantesco con la cifra originale e poetica che contraddistingue ogni suo lavoro, teatrale e non, restituendo al pubblico un “viaggio” umanissimo ed etereo, attualissimo nella metafora della tensione dell’uomo verso il Paradiso, un percorso di elevazione ed evoluzione. L’opera è stata realizzata in occasione delle celebrazioni del VII centenario dalla scomparsa del sommo poeta, rappresentando anche un trait d’union con l’importante mostra Dante. La visione dell’Arte allestita ai Musei San Domenico nelle settimane precedenti la rappresentazione in Arena.

Ancora nell’ambito della contemporaneità, sono stati presentati, alla Fabbrica delle Candele, Storia di un oblio, Polvere, La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza. 
Il primo, co-prodotto con Società per Attori e la collaborazione del Teatro Stabile di Catania e diretto da un maestro del teatro e del cinema come Roberto Andò, ha visto Vincenzo Pirrotta confrontarsi con un testo crudo, feroce, attualissimo di Laurent Mauvignier in cui si racconta, con prosa lucida e scevra di retorica, l’ultima mezz’ora di vita di un “ultimo” ingiustamente aggredito da chi, invece, dovrebbe garantire la nostra sicurezza.
Polvere, già vincitore del TRAC Puglia e finalista a In-Box 2020, è uno spettacolo portato in scena dalla giovane compagnia Cesare Giulio Viola e che racconta, dalla prospettiva di una famiglia tarantina, gli effetti e i danni che la grande acciaieria ILVA provocano alla città di Taranto e ai suoi abitanti. 
La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, della compagnia Les Moustaches, è una “commedia nera” che si è aggiudicata il Premio della Critica al Roma Fringe Festival 2020. Ciccio Speranza è un ragazzo grasso ma con un’anima delicata e leggera che coltiva il sogno di diventare un danzatore. Con un linguaggio poetico, ironico, un po’ inventato la storia di Ciccio si dipana all’interno di una famiglia socialmente ai margini, nel dualismo emotivo disagio-voglia di libertà del protagonista.

Per quanto riguarda gli spettacoli destinati ai bambini e alle famiglie, all’interno dell’ampio cartellone proposto che ha interessato la Fabbrica delle Candele in tutti i martedì sera dei mesi di luglio e agosto, Accademia Perduta/Romagna Teatri ha presentato la propria produzione Chi ha paura di Denti di ferro?, uno spettacolo della compagnia Tanti Cosi Progetti tratto da un racconto popolare, una storia di avventure e magia che insegna il valore della curiosità e della scoperta nel percorso di crescita di tutti i bambini (e non solo).

Con la Stagione Teatrale estiva forlivese del 2021, Accademia Perduta/Romagna Teatri è “scesa in campo” con tutto il proprio rigore artistico, nella forma e nella sostanza (perché anche la forma è sostanza, quando ci sono professionismo e professionalità). Un rigore che, con pronta risposta, il pubblico ha dimostrato di conoscere e a cui potersi affidare.
 

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