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Il forlivese Marco Viroli 'conquista' Bologna con il libro sui Bentivoglio

A Bologna, all'Archiginnasio, prestigioso evento dedicato alla potente famiglia rinascimentale bolognese a cui Marco Viroli ha dedicato un libro: presentato e celebrato da un esperto di storia medievale

Lunedì pomeriggio 12 novembre presso la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna, Sala dello Stabat Mater,  di fronte a una attenta platea di circa 150 persone, si è svolto l'evento: “Sotto il segno dei Bentivoglio”. Con l’intervento di Rolando Dondarini, docente di Storia Medievale, Didattica della Storia e Storia delle Culture presso l’Università degli Studi di Bologna, sul volume di Marco Viroli dal titolo “I Bentivoglio. Signori di Bologna”.

La presentazione del libro di Marco Viroli è stata preceduta dalla donazione da parte della famiglia Palasciano di un nuovo prestigioso arricchimento delle raccolte dell’Archiginnasio: una pergamena bentivolesca del 1457.

La pergamena è stata donata alla Biblioteca dell’Archiginnasio dalla famiglia Palasciano in memoria di Modesto Palasciano, appassionato e cultore dell’arte e della storia in tutte le sue manifestazioni. La felice occasione di accogliere un nuovo prestigioso documento nelle ricche raccolte di manoscritti della biblioteca permette e stimola una riflessione sui Bentivoglio, una grande famiglia bolognese fra Medioevo e Rinascimento, e illumina un segmento ricco e tormentato di storia bolognese.

Attraverso questo atto sono meglio chiariti i rapporti conflittuali fra la famiglia dominante, i Bentivoglio, con i principali fra i loro seguaci, i Marescotti, e le famiglie che li contrastavano, i Ghisilieri insieme ai Canetoli. I pericoli e le fatiche patite da Galeazzo Marescotti per liberare Annibale I Bentivoglio, prigioniero nella rocca di Varano di Francesco e Niccolò Piccinino, originarono una sostanziosa ricompensa ad un fedele seguace. Fu il cardinale legato Ludovico Milà a confermare la donazione al Marescotti, già deliberata dai Riformatori dello Stato di Libertà, di terreni e di una torre in una zona di alta pianura ricca e fertile, il Confortino, fra Anzola Emilia e Crespellano.

Dopo la morte violenta di Annibale Bentivoglio lo stesso Galeazzo narrò al suo erede nel governo di Bologna, Sante, sia la rischiosa e onorevole impresa della liberazione sia la disperata resistenza all’assalto che Canetoli e Ghisilieri portarono a tradimento ad Annibale, che causò la sua morte e il ferimento del Marescotti. La Biblioteca dell’Archiginnasio possiede una copia molto elegante della Cronaca scritta dal Marescotti e la mostra in questa occasione insieme all’atto di donazione, sottolineandone la straordinaria importanza sia per la storia dell’arte e della letteratura che per la storia stessa della città di Bologna. 

  “Come si evince molto bene da questo libro ci fu un Rinascimento bolognese, molto spesso non conosciuto, il cui artefice fu, almeno in parte, Giovanni II Bentivoglio – ha detto Rolando Dondardini -. Viroli è riuscito a dare un ruolo adeguato anche a quattro donne che vissero in questo periodo. Intendo ovviamente Ginevra Sforza, che fu quasi indiscutibilmente l’alter ego di Giovanni. Penso poi a Caterina Sforza che esce da queste pagine in maniera splendida, così come Francesca Bentivoglio, così come Diamante Torelli. Quattro donne che sono state protagoniste della storia, troppo spesso ignorate”.

“Leggendo questo libro ci si accorge di quanto, allora come oggi, uno dei grandi protagonisti delle lotte politiche fu l’invidia – è stato l’elogio del prof. Dondardini -. Uno dei meriti del lavoro di Viroli è di non essere encomiastico. Infatti mette bene in luce come, con una coincidenza strettissima, il culmine dell’ascesa di Giovanni II Bentivoglio, 1488, corrispose col momento dell’inizio della caduta. E’ una storia bellissima, è una storia da rileggere, perché è una storia umana e, devo dire, che questo libro sa restituirla egregiamente”.
 
Rolando Dondarini insegna Storia medievale e città e Storia delle culture alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna e si è già occupato in altre occasioni della storia di Bologna, studiandone lo stato economico, giuridico e urbanistico alla fine del Trecento e durante il secolo seguente, che vide la fioritura dei Bentivoglio.
 
Marco Viroli, forlivese, laureato in Economia, appassionato di poesia e di storia, si è già occupato del Rinascimento narrando in due volumi per l’editore “Il Ponte Vecchio” di Cesena le vite di intense figure di donne e governanti di Romagna. In questo nuovo volume esamina i Bentivoglio come signori di Bologna, ma inseriti in un quadro più ampio di storia regionale e italiana.
 
 

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