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Teatro, danza musica e laboratori filosofici trovano casa al Crisalide Festival

Carlo Massari, Giacomo Piermatti, Stefania Tansini e il gruppo di filosofi "Spinoza", questi sono solo alcuni dei protagonisti dell'edizione 2020

Uno dei festival più longevi d’Italia, Crisalide, diretto e organizzato da Masque Teatro, giunge nel 2020 alla 27^ edizione e non rinuncia allo spettacolo dal vivo. Il pubblico torna in teatro dal 29 agosto al 6 settembre, negli spazi del Teatro Félix Guattari, per assistere agli spettacoli del festival Crisalide il cui titolo quest’anno è: “Pratiche sociali di liberazione”. 

Spettacoli di teatro, danza, musica, videoarte, atti di pensiero e laboratori filosofici. Protagonisti: Ateliersi, Carlo Massari, Giacomo Piermatti, Stefania Tansini, Luca Del Pia, Paola Bianchi, Kinkaleri, Sara Baranzoni, Paolo Vignola, Raimondo Guarino e il gruppo di undici giovani filosofi CSS/Spinoza.

Nato nel 1994 come un luogo di discussione e di azione, il festival Crisalide, diretto e organizzato da Masque Teatro, è uno tra i più longevi festival di arti performative contemporanee d’Italia. Nel 2020 giunge alla 27^ edizione. “Crediamo fondamentale - ci dice Lorenzo Bazzocchi, regista di Masque, “che la pratica teatrale ritorni dove essa nasce, in quel luogo di libertà che è il palcoscenico”. Crisalide sarà quindi tra i primi esperimenti di ritorno del pubblico nel luogo deputato per il teatro, in questo caso negli spazi del Teatro Felix Guattari (Ex Filanda Maiani), sito nel quartiere di Schiavonia in via Orto del Fuoco 3.

“Nel traguardare, come il geometra fa nell’atto di stabilire la corretta posizione del confine di un terreno, il paesaggio che ci offre il succedersi delle moltitudini di fatti, di pratiche discorsive, di invenzioni che Crisalide ha ospitato e generato negli anni, rimango attonito nel non scorgere, anche da movimenti minimi o fragili indicazioni, quello che sarebbe successo in questi primi mesi del 2020. – spiega Lorenzo Bazzocchi -. Ha senso mettere in relazione un accadimento biologico, e nella sua natura nefasto, con una attività che ha in sommo grado depositato il desiderio di uscire dalla materialità e dalla finitezza, per ambire ad una condizione di levità che sempre è sembrata poter proteggere l’idea originaria, quasi da renderla inattaccabile da qualsivoglia contingenza? Come raccogliersi in sé stessi e promuovere, nel medesimo tempo, la propria soggettività oltre i confini dell’ignoto sentire dell’altro e con questo intessere una alleanza, una pratica che liberi?”.

Il programma

Si parte sabato 29 agosto alle 21.00 con lo spettacolo della compagnia bolognese Ateliersi dal titolo “La mappa del cuore di Lea Melandri”. Ateliersi conduce un viaggio emotivo attraverso le lettere di Lea Melandri pubblicate su “Ragazza In”, il settimanale per adolescenti degli anni ’80, tra le cui pagine si coglie l’immagine di una società in trasformazione.  

Alle 22.00 chiude la serata il concerto del contrabbassista Giacomo Piermatti. Giovane e talentuoso interprete dei più grandi compositori per contrabbasso, è dedito principalmente all’interpretazione della musica contemporanea. Ha collaborato con importanti compositori come Terry Riley, Butch Morris, Sofia Guabaidulina, Hans Werner Henze.

Si prosegue domenica 30 agosto con due appuntamenti. Alle 18.00 il coreografo e danzatore Carlo Massari, già in residenza negli spazi di Masque Teatro in luglio, torna a Forlì per portare in scena un lavoro che riporta ancora una volta la compagnia a una profonda indagine su cambiamenti e dinamiche sociali. Lo spettacolo “A peso morto” è una pietas contemporanea con vaghi rimandi al mondo immaginifico e ironico di Roy Andersson, una fisicità che alterna lunghi momenti di staticità a improvvisi crolli, dinamiche e anti-dinamiche; distorsioni, disadattamento. Una danza oltre la danza. Alle 19.00 il filosofo Paolo Vignola e la studiosa di arti performative Sara Baranzoni indagano l’isolamento nel quale tutti ci si è trovati negli ultimi mesi. Nel loro intervento a due voci dal titolo: “Distanziamento mentale” i due studiosi per misurare gli accadimenti degli ultimi mesi analizzano il pensiero di Félix Guattari che già sul finire degli anni ottanta  diagnosticava un sempre crescente disagio, un disagio sia mentale, sia sociale e certamente ambientale senza però rinunciare a immaginare una nuova forma di salute collettiva, politica e, appunto, ecologica. Certamente oggi viviamo in un mondo di schermi egoici, in cui la difesa disperata dell’io ha come effetto più evidente una sorta di distanziamento mentale con il conseguente allontanamento dell’alterità. Non sono solo gli ultimi cinque mesi di misure restrittive e di rimedi tecnocratici ad aver provocato il distanziamento (mentale).  Forse allora, prendere coscienza dei nostri distanziamenti mentali, dei nostri corpi schermati e scherniti, è già il primo passo per una pratica sociale di re-esistenza.

L’appuntamento di venerdì 4 settembre è interamente dedicato alla poetica della giovane e promettente Stefania Tansini coreografa ed interprete, alle ore 21, del solo di danza “La grazia del terribile”. La performer arriva a concepire il corpo nel tempo, nel passaggio dalla concretezza del presente, dalla logica della carne, a pulsioni fuori controllo, per arrivare ad un corpo alla deriva, proiettato verso il desiderio, verso un altrove. Anticipano (alle ore 20) e seguono (alle ore 22) le proiezioni di due opere video (Stupid girls 1 e 2) realizzate dal noto fotografo di scena Luca del Pia che prende a prestito la figura della giovane danzatrice per comporre un affascinante ritratto delle contraddizioni e delle meraviglie che questa disciplina porta in scena.
 
Sabato 5 settembre alle ore 21.00 Paola Bianchi torna a Crisalide con ENERGHEIA, uno studio sull’anatomia e sulla vicinanza dello sguardo, una coreografia di pelle, una poetica del corpo muto attraverso l’elaborazione coreografica di 350 immagini di 40 persone diverse.
Alle 22.00 l’intervento del professore Raimondo Guarino dal titolo “Il discorso e le fonti dell'azione. Il paese dove Grotowski discute con Foucault”.  Straordinario interprete del sentire contemporaneo, lo studioso e docente di teatro all’università di Roma Tre porta a Forlì l’immaginaria storia di un altrettanto immaginario incontro tra uno dei più significativi uomini di scena, Jerzy Grotowsky, e il più audace filosofo della scena francese degli ultimi anni del secolo passato, Michel Foucault.
 
Domenica 6 settembre ancora due appuntamenti. Alle 18.00 lo spettacolo di danza “HellO” della compagnia toscana Kinkaleri. “Un virus che attacca i corpi ha piantato le sue tende nella comunità degli uomini rendendoli estranei a se stessi, alle loro relazioni più intime e reali. Anche la parola è un virus che lega gli uomini in una comunicazione distorta, interessata e verticale” recita Massimo Conti regista e coreografo di una delle più importanti compagni di danza contemporanea. Alle 19.00 sale sul palcoscenico “La Deleuziana”. A presentare il n.10 della nota rivista di filosofia e pensiero contemporaneo sono nuovamente Sara Baranzoni e Paolo Vignola (i fondatori) oltre ai produttori della edizione cartacea Paolo Davoli e Letizia Rustichelli di Obsolete Capitalism.
 
Nelle giornate del 4-5-6 settembre dalle 10 alle 18 la CSS (Cooperativa Sociale di Studio) presenta il laboratorio filosofico “Spinoza, noi”. Quali sono gli strumenti della filosofia? Domanda maliziosa che sottintende la necessità di un’attenzione rinnovata nei confronti delle pratiche che ci costituiscono, pratiche di pensiero e pratiche di corpo, di parola e di ascolto. Il laboratorio è il luogo dove precipitano memorie e provenienze anche molto diverse e simultaneamente è lo spazio dove queste, disarticolandosi e riarticolandosi, possono trovare una ritmica e dinamica composizione. Spinoza costituisce una stella luminosa della nostra tradizione, un esempio dell’infinito gioco metabolico di necessità e libertà nel cui sentiero proviamo a camminare anche noi. 

Biglietto per l'intera serata - 5€

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