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Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, caldo record per ottobre: superati i 33 gradi

Il tipo di circolazione che da molti giorni insiste sul comparto europeo è tipicamente estivo, con una vasta fascia anticiclonica di origine sub-tropicale che si è impossessata dell’intera Europa centro-meridionale incluso il bacino del Mediterraneo

Caldo record per il mese d'ottobre, con la colonnina di mercurio ben oltre la soglia dei 30°C praticamente su tutto il comprensorio forlivese. Il primato spetta a Barisano, dove la stazione meteo associata alla rete di "Emilia Romagna Meteo" ha registrato una massima di ben 34,1°C, mentre nel cuore del centro storico il picco è stato di 33,7°C. Valori decisamente anomali anche a Civitella, dove la massima è stata di 32,3°C e a San Savino, nell'entroterra di Modigliana a quota 467 metri, con 33,4°C. Martedì è previsto un lieve calo termico, con le massime tra 28 e 30°C. 

"Il tipo di circolazione che da molti giorni insiste sul comparto europeo è tipicamente estiva, con una vasta fascia anticiclonica di origine sub-tropicale che si è impossessata dell’intera Europa centro-meridionale incluso il bacino del Mediterraneo - aveva spiegato il tecnico-meteorologo Pierluigi Randi, presidente Associazione Meteo Professionisti - Ampro -. Questa fascia anticiclonica si mantiene molto alta di latitudine, come in piena estate, respingendo il treno delle onde depressionarie, e perturbazioni associate, sul nord del continente lungo una traiettoria che le porta dal nord Atlantico, al Regno Unito e fino alla Scandinavia senza riuscire a scendere più a sud. Chiaramente questo regime di circolazione porta aria molto calda e stabile a persistere per molti giorni sulle stesse zone, compresa la nostra".

Quella in atto, sebbene tardiva, è la sesta ondata di caldo africano, "un numero decisamente elevato in rapporto a quella che era la normalità climatologica del trentennio precedente (1981-2010) che ne prevedeva circa quattro - aveva precisato Randi -. Ma è indubbio che frequenza, durata ed estensione di queste onde di calore è in rapido aumento, in particolare nel decennio più recente, e qui l’impronta del riscaldamento globale è evidente, anche perché le onde di calore hanno un’alta capacità di attribuzione al cambiamento climatico".

Nei prossimi giorni, informa l'Arpae, "permarranno condizioni di tempo stabile, ma il campo barico comincerà a cedere favorendo l'afflusso di correnti occidentali, con possibile avvicinamento di una saccatura atlantica a termine periodo. Fino a venerdì il cielo si manterrà generalmente sereno o poco nuvoloso, con possibilità di foschie e banchi di nebbia nelle ore notturne sulle zone di pianura a ridosso del Po. Da sabato progressivo aumento della nuvolosità con possibili deboli precipitazioni più probabili sui rilievi. Le temperature, anche se in lieve flessione, si manterranno superiori alla norma del periodo oscillando mediamente tra i 15 gradi della notte e 25/26 gradi di giorno".

Ma quando ci sarà un ritorno alla normalità? "Tra la seconda e la terza decade del mese gli scenari, da prendere sempre con le molle, sembrano deporre per un cambio di circolazione che porterebbe ad una fase più instabile e con maggiori occasioni per precipitazioni, ma con scarsi effetti sul campo termico, il quale si manterrebbe superiore alla norma anche se non ai livelli attuali, quindi con una lieve flessione. Ma si tratta solo di piccoli segnali che andranno confermati". Quanto all'autunno, "gli scenari al momento più probabili indicano una elevata probabilità di temperature superiori alla norma, mentre sulle precipitazioni si nota maggiore incertezza nonostante una leggera prevalenza di ipotesi con accumuli medi un poco al di sotto della norma".

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