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Esce "String Quartets", il disco prodotto da Area Sismica per "consegnare alla storia della musica le opere di Stefano Scodanibbio"

"Questo disco – dice Ariele Monti, direttore artistico di Area Sismica – è il nostro “figlio” più bello, perché qua siamo dalle parti della perfezione assoluta, con un'interpretazione sublime dell'Arditti Quartet"

È appena uscito, per l’etichetta austriaca Kairos,  "String Quartets",  un disco prodotto da Area Sismica in collaborazione con Rassegna di Nuova Musica che contiene quattro brani del compositore e contrabbassista Stefano Scodanibbio, eseguiti dall’Arditti Quartet nell’aprile 2016 al Teatro Lauro Rossi di Macerata.

"Questo disco – dice Ariele Monti, direttore artistico di Area Sismica – è il nostro “figlio” più bello, perché qua siamo dalle parti della perfezione assoluta, con un'interpretazione sublime dell'Arditti Quartet, che riesce a far emergere la personalità di Scodanibbio in tutta la sua complessità, che traspare dalle sue geniali composizioni per quartetto d’archi e da un'incisione curata al decimo di secondo. Parte da lontano questo String Quartets. Parte dalla volontà di consegnare alla storia della musica le opere di Stefano Scodanibbio, che ci ha lasciato troppo presto. I concerti da brivido a Forlì e Macerata del 2016 sono stati una tappa di un percorso progettato da Area Sismica e dalla Rassegna di Nuova Musica di Macerata, sfociato in questa incisione curata dalla prestigiosa etichetta internazionale Kairos". Stefano Scodanibbio ha lasciato una traccia indelebile anche all'Area Sismica, "musicalmente e umanamente – ricorda Monti –, fu proprio lui a spingerci a creare la rassegna di Musica Inaudita e a farci conoscere in prima persona praticamente tutti musicisti italiani di altissima caratura che via via si sono succeduti a Forlì".

"Designare il carattere della musica di un compositore – scrive Mario Gamba nelle note del disco – è sempre un azzardo, ancor più se si tratta di un compositore irrequieto. Ma intorno alla musica di Stefano Scodanibbio si torna spesso al concetto di erratica. Simile alla sua vita, del resto. Come è testimoniato dai suoi scritti che dicono di lui quanto il viaggio, l’instabilità, il desiderio fossero fattori che si ritrovavano nelle sue opere, scritte o improvvisate". Una vita sorprendente ed emozionante ben rappresentata anche dal suo libro “Non abbastanza per me”, edito dalla Quodlibet, uscito postumo e presentato da Area Sismica in occasione del Forlì Open Music 2019.

String Quartets è diviso in quattro sezioni: Visas sono tre episodi, tre punti di vista sulle possibilità di vivere la musica oggi con l’organico classico del quartetto d’archi. Lugare que pasan, come spiega Gamba, "è una lunga composizione di oltre 16 minuti, un nucleo ondulatorio di suoni, trasparenti e densi nello stesso tempo, è come generativo di episodi, di apparizioni, infine di accadimenti. Episodi carichi di un lirismo quasi disperato: il desiderio di una impossibile infinita felicità". Altri visas sono altri tre episodi per quartetto d’archi, mentre il finale Mas Lugares, scritto in memoria di Luciano Berio, è, come evidenzia lo stesso Scodanibbio, una composizione «in cui si esplorano diversi gradi di aderenza al testo con collegamenti che evidenziano l’aspetto di passeggiata, come tra quadri di un’esposizione».

Al disco hanno lavorato Andrea Lambertucci (ingegnere del suono), Irvine Arditti (supervisore artistico) e Giacomo Piermatti (supervisore alla registrazione).

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