rotate-mobile
social

Da Forlì a Londra, tra Onu e Ue. Una giovane forlivese in prima linea contro il cambiamento climatico

Durante il lockdown a Londra è rimasta isolata per mesi, vivendo da sola, ma anche in quel momento non si è fermata. Tra il lavoro e il volontariato, continua a fare corsi sui temi più disparati

A soli 28 anni ha già l'esperienza che tanti non maturano in una vita. Non ha avuto esitazione, è partita per l'estero dopo la laurea e ha fatto esperienze  nei mercati finanziari a Parigi,  a Barcellona  a 'Fusion for Energy', impresa comune dell'Unione Europea. Oggi la forlivese, Giulia Bonetti, è a Londra, lavora per 'Copernicus', programma della Comissione Europea, ma anche come volontaria per le Nazione Unite, caporedattrice di un canale che si occupa del cambiamento climatico.

Insomma una vita già estremamente intensa, che però non la lascia lontana dalla famiglia per troppo tempo, infatti torna sempre a Forlì appena possibile. Durante il lockdown a Londra è rimasta isolata per mesi, vivendo da sola, ma anche in quel momento non si è fermata. Tra il lavoro e il volontariato, continua a fare corsi sui temi più disparati. Da poco è  stata selezionata come advisor per il 'Brussels Advisors Program', per l'associazione 'Young Professionals in Foreign Policy': dovrà seguire neolaureati o giovani professionisti e dar loro consigli su come intraprendere una carriera nelle organizzazioni internazionali.

Giulia, quando ha lasciato Forlì e perchè ha preso questa decisione?
Ho lasciato Forlì quando ho cominciato l’università. Ho studiato a Bologna, Economia e 'Finanza' alla triennale, e poi 'Finanza, intermediari e mercati' alla magistrale. Appena laureata ho deciso di andare all’estero perché volevo sperimentare come fosse vivere in altri paesi, infatti ho sempre lavorato e mi sono sempre mantenuta in tutti i paesi in cui sono stata. 

Qual era la sua vita in città prima di trasferirsi?

uando vivevo a Forlì ero la classica liceale (Liceo Scientifico). Avevo già tantissimi hobby, in particolare leggevo moltissimo ed ero particolarmente appassionata di filosofia. Oggi come allora faccio sempre corsi online che coprono i temi più disparati: musica classica, biologia marina, antropologia. Ho sempre amato gli animali, ora ho una cagnolina che porto con me in tutti i paesi in cui vado. Durante gli anni del liceo ho incontrato alcune tra le mie più care amiche, che tuttora mi sostengono nelle mie nuove avventure

Ora a Londra di cosa si occupa?

Qui ho il ruolo di contract manager sotto 'Copernicus', il programma della Commissione Europea implementato dall''European centre for medium-range weather forecasts', l'agenzia internazionale basata a Londra. Questo progetto si occupa di allocare ad attori del mercato, tramite vari contratti, i fondi pubblici per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e della composizione atmosferica. Mi occupo di qualunque cosa succeda durante la vita del contratto: pagamenti, modifiche, problemi o successi, sempre con il supporto di team specialistici come quello scientifico, legale o di  comunicazione. 

Perchè ha scelto questo percorso? Qual è il suo obiettivo?

Ho scelto questo percorso perché ho capito che la finanza speculativa non era la mia vocazione e che volevo utilizzare la finanza per favorire lo sviluppo di soluzioni a problemi su larga scala, complessi e urgenti, che influenzano l'umanità. Il mio obiettivo è quello di spendere il mio tempo e le mie energie facendo qualcosa che contribuisce a migliorare le situazione del mondo. Ho iniziato facendo volontariato per le Nazioni Unite, scrivendo notizie  sul cambiamento climatico e adesso sono diventata caporedattrice e gestisco un team di 40 volontari che provengono da tutto il mondo. Prima mi dedicavo a ciò soltanto nel mio tempo libero, tramite il volontariato, poi, con molto impegno, sono riuscita a rendere queste attività la mia vita  professionale.  Sono stata selezionata da McKinsey come una delle 'Next generation women leaders'. Questo è un grande onore e non vedo l’ora di incontrare altre brillanti giovani donne e di condividere la mia esperienza durante l’evento che si terrà la prima settimana di maggio.

Dove si vede tra dieci anni?

Il mercato del lavoro oggi è molto fluido, quindi è difficile fare previsioni, ma il mio sogno sarebbe quello di continuare a lavorare in progetti internazionali con un forte impatto sociale. 

Ogni quanto torna a Forlì?

Torno a Forlì per tutte le festività, in modo da passare tempo coni miei genitori. La mia vita è molto intensa e tornare a casa è l’unica occasione in cui mi riposo davvero. Adesso, per via della pandemia, le mie permanenze sono molto più lunghe e sono contenta di avere più tempo da dedicare ai miei affetti nella mia città. 

Come è stato vivere la pandemia a Londra e che differenze ha visto rispetto a quello che succede in Italia?

Qui a Londra abbiamo vissuto tutto con un leggero ritardo rispetto all’Italia. Nelle prime fasi la prevenzione è stata lasciata soprattutto alla responsabilità individuale, rispetto all’Italia, però adesso è stato messo in piedi un sistema molto efficiente per mitigare la pandemia. 

Un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere una carriera all'estero.

Partire, non farsi spaventare dalle difficoltà iniziali ed essere disponibili a lavorare in campi nuovi e diversi tra di loro. Un altro consiglio che mi sento di dare è quello di coltivare i propri interessi tanto quanto la propria carriera, in modo da avere un profilo completo. 


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da Forlì a Londra, tra Onu e Ue. Una giovane forlivese in prima linea contro il cambiamento climatico

ForlìToday è in caricamento