"Area sgambatura cani troppo rumorosa"
Recita la segnalazione
sono una signora residente in Via Calamandrei dove è presente l’area di sgambatura. Tale area risultava sprovvista di qualsiasi limitazione di utilizzo in termini orari e, per questo motivo, i rumori derivanti dai fruitori dell’area e dai rispettivi cani, nei momenti in cui dovrebbe essere garantito il rispetto della tranquillità e del riposo dei residenti, arrecava e continua ad arrecare un notevole disturbo della quiete pubblica. La situazione sopra descritta si protrae da oltre un anno, provocando assembramenti di persone e cani. Quando l’area è frequentata contemporaneamente da più persone, avviene poi che i cani si abbaino a vicenda senza che i proprietari li allontanino, anzi hanno preso l’area come fosse un Pub.
Si specifica che esiste un regolamento tale per cui i conduttori non potrebbero stare per più di 10 minuti e non potrebbero entrare più di uno alla volta, salvo accordo dei conduttori. Ma questo quando mai può essere controllato e quindi quando potranno mai essere applicate le relative multe? Diciamo che i controlli sono inesistenti, non ci sono per questioni di primaria importanza, figuriamoci per questo. Solo dopo molteplici segnalazioni, sia all’assessore Petetta, colui che ha permesso di costruirla in prossimità delle abitazioni, sia al Sindaco, sia sull’applicativo Rilfedeur dove ho sempre allegato foto e video, si è provveduto con le seguenti azioni: 1) Applicazione di piante insonorizzanti verso fine maggio che si sono seccate immediatamente, e al quale il Dottor Laghi (responsabile area verde) in seguito ad una mia segnalazione ha detto che l’impianto di irrigazione era stato prontamente sostituito. Le piante non sono più secche ma non solo non insonorizzano un bel niente e non crescono, ma sono state innestate solo in un angolo dell’area.
E dire che ci hanno anche ragionato degli ingegneri, però, pur nella mia ignoranza, sto continuando a chiedermi quale è il principio scientifico per cui il suono si propaga solo in un angolo, mentre nel resto dell’area no. Io, invece, che non sono stupida come questa amministrazione pensa, penso che il significato sia uno solo: coprire le persone che ci vanno in modo tale da poter dire “occhio non vede, cuore non duole”. La trovo una sonora presa in giro, per non parlare dei soldi pubblici spesi, e della ridicolaggine che essa rappresenta. 2)Gli orari determinati dall’ordinanza ministeriale 675 del 22/08/2022 sono suddivisi tra invernale dalle 7 alle 22 ed estivo dalle 7 alle 23. Questa è un’altra sonora presa in giro perchè non si è tenuto conto di chi magari si deve alzare presto per lavorare e dare la possibilità di disturbare fino alle 23 non considera di certo queste condizioni. O chi rientra dopo un turno di notte e vorrebbe solo dormire. La polizia locale ha effettuato dei controlli, ma non sono rappresentativi, perchè nell’arco delle 24 ore la probabilità di arrivare proprio nel momento in cui c’è assembramento è molto bassa. Ma poi con tutte le segnalazioni fatte con relativi video allegati, loro stessi sono i primi a dire che non possono far nulla.
L’assessore Petetta la fa molto facile nel dire che io mi lamenterei comunque. Vorrei provasse l’ebrezza di svegliarsi tutti i giorni che ha fatto il Signore, alle 7 del mattino, d’estate che si dorme con le finestre aperte, da 10 cani che si abbaiano in contemporanea, e i relativi padroni lì a far delle chiacchiere. Tutti i giorni, questo per sottolineare che dopo una settimana lavorativa se uno volesse dormire non è pensabile che lo possa fare, secondo il loro ragionamento. Praticamente sono io che mi devo adattare alle loro scelte di vita degli altri di svegliarsi presto per portare in giro un cane. Ev purtroppo molti conduttori maleducati se glielo fai notare ti rispondono come se non fosse un problema loro. Questo è corretto? Ma non è solo un problema estivo, possiamo adattarlo bene anche nei pomeriggi invernali, il riposo non è garantito, la mattina anche con le finestre chiuse. Ripeto, è corretto parlare di intolleranza mia o forse il mio punto di vista è comprensibile? Perché bisogna anche dire che chi si lamenta forse sono principalmente io, ma per due ragioni: la prima è che sono quella più a contatto, la seconda perchè il 90% dei residenti della zona (es. in Viale Europa) possiede cani, e chi si lamenterebbe mai se uscendo di casa si trovasse a ridosso di un’area dove poter far sgambare i cani e fare delle chiacchiere?
E perché mai dovrei essere tollerante io a tutto ciò quando si poteva fare qualcosa di diverso? Con tutto il verde che c’è. Le istituzioni avrebbero dovuto rendersi conto che era troppo vicina alle abitazioni e che non c’è soluzione alla maleducazione delle persone, non di certo con 4 piante secche (per altro in un angolo) e degli orari che vanno solo a loro favore. La possibilità di spostare l’area lontana dalle abitazioni c’è, come più volte suggerito all’assessore Petetta, ad esempio il parco Sauro Bargossi a ridosso del fioraio del cimitero, data la grande area a disposizione e la lontananza dalle abitazioni. Mi è stato risposto che quell’area è destinata a eventi. Non sono nata a Forlì ma chi ci è cresciuto afferma che da almeno oltre 50 anni non è mai stato fatto alcun evento, ma poi si tratterebbe di una piccola area, c’è sicuramente spazio anche per gli eventi, di certo non si parla del concerto degli U2.
Anzichè spendere tempo e soldi pubblici in un qualcosa che non funziona, si risolverebbe spostando l’area di pochi metri, accontentando tutti. Questo disagio è fonte di stress e disturbo ed è riduttivo parlare di intolleranza. Soprattutto considerando che dove ho indicato lo spazio c’è, è gestibile ugualmente, se vogliamo è anche più illuminato e comunque per i conduttori non si tratterebbe di allontanarlo troppo, anzi, forse avvicinerebbe anche le persone a ridosso del Foro Boario che non hanno un’area simile. Inoltre, dove è ubicata ora l’area, spostandola, si potrebbe sfruttare lo spazio facendo dei boschetti di quartiere, piantando degli alberi e delle piante. Resta inteso che tutto parte dall’educazione dei proprietari dei cani, ma quella ho notato che non esiste per molti di loro, perciò qualunque soluzione presa va a braccetto con il rispetto e il buon senso.