Sicurezza, la candidata sindaco: "Creiamo gruppi di controllo di vicinato"
Quale futuro per la sicurezza a Meldola? Ci vuole un progetto efficace in collaborazione con forze dell'ordine e cittadini. Prima di tutto videocamere in ogni punto sensibile del paese, riattivando anche quelle poche che già ci sono, il targa system, una illuminazione più efficace anche in zone dove ora non ci sono lampioni, l'adozione del progetto 'controllo di vicinato', come hanno fatto i comuni di Bertinoro e Castrocaro, sentinelle civili in collegamento con Carabinieri e Polizia municipale. Da tempo la nostra città non è più sicura: furti continui, intrusioni notturne alla Casa di Riposo Drudi, come si è verificato di recente e, per fortuna, senza drammatiche conseguenze. Le segnalazioni delle vittime raccontano di individui (di solito in coppia), con accento straniero ma che conoscono perfettamente l'italiano che, colti sul fatto prima di fuggire da finestre o balconi, minacciano di ritornare per finire il lavoro. E così è stato. In alcune abitazioni sono tornati più volte. Diversi sono gli anziani soli che i ladri seguono e ne studiano le abitudini prima di agire. Abbiamo la fortuna di avere il comando dei Carabinieri proprio in città e non è poco per 10mila abitanti, ed è necessario che l'amministrazione collabori ad un progetto di ampio respiro affiancando le forze dell'ordine. Diventa così determinante la segnalazione in tempo reale della presenza di persone e mezzi sospetti. Considerando che i Carabinieri hanno pochi mezzi a disposizione e un'area d'intervento vastissima (fino a Verghereto, compreso Bertinoro e Forlimpopoli) l'adozione di progetti come quello del 'controllo di vicinato' con l'ausilio di sentinelle civili volontarie che verranno formate dagli organi competenti, possano essere un valido aiuto. La sicurezza diventa così il frutto di un accordo sociale che non si limita a segnalazioni sui social network, come avviene ora, ma ad un sistema collettivo che coinvolga tutti i cittadini del paese, rendendoli responsabili alla partecipazione attiva. Che quello della sicurezza sia un problema grave e sentito lo conferma anche il progetto che la città di Forlì sta portando avanti e che prevede, come recita il bando, l’esecuzione di opere civili in strade, piste ciclabili, banchine stradali, per permettere l’installazione di un sistema tecnologico composto da telecamere che invieranno dati rilevanti alla centrale operativa di controllo del sistema e gestione dati per monitorare gli accessi e i transiti da/verso Forlì. Per realizzare questo progetto il Comune ha preventivato un importo complessivo dei lavori a base di gara di 403mila euro. Il nostro progetto prevede un significativo impegno economico, ma è necessario fare delle scelte radicali nell'ambito amministrativo. Le priorità in questa fase devono riguardare tutti i cittadini e non solo quelli che ci votano. Per questo abbiamo messo al primo punto proprio la sicurezza. Dove troverò i finanziamenti? Se mai dovessi vincere andrò prima a Roma e poi a Bruxelles, a mie spese. La manna non cade dal cielo, i soldi vanno cercati dove sono, concorrendo a bandi, facendo domande e presentando progetti. Candidandomi senza partiti, ma con una vera lista civica, mi permette qualsiasi interlocutore, senza nessuna forzatura o ricatto che i partiti impongono.
Laura Stradaroli, candidata sindaco a Meldola