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L'Italia del tennis non è più "solo" Roma: "Tornei come quelli di Forlì sono un trampolino di lancio"

Ad affermarlo è Filippo Volandri, capitano dell’Italia in Coppa Davis regista delle qualificazioni della squadra alle prossime fasi finali del torneo

"I tornei come Forlì Open sono senza alcun dubbio il trampolino di lancio per tanti giovani atleti che proprio in queste manifestazioni hanno l’occasione di mettere in mostra e testare il loro talento”. Ad affermarlo è Filippo Volandri, capitano dell’Italia in Coppa Davis regista delle qualificazioni della squadra alle prossime fasi finali del torneo.

"Attualmente - riprende Volandri - i nostri ragazzi possono competere in 35 tornei Challenge 125 e 80 e altrettanti Future su tutto il territorio nazionale, avendo così la possibilità di giocare con continuità e confrontarsi con avversari che, diversamente, non avrebbero modo di incontrare. La conseguenza di questa ‘ricchezza’ di competizioni è un settore giovanile in grande crescita e un’attenzione rinnovata verso il tennis. Senza contare, poi, che il modello Italia nell’organizzazione dei tornei sta diventando un riferimento internazionale, al punto che proprio di recente sta venendo replicato in alcuni paesi del Sud America".

L’impegno congiunto della Federazione Italiana Tennis, organizzatori dei tornei e circoli come Villa Carpena (che dall’inizio del 2022 ha già organizzato 5 tornei Atp ai quali si aggiunge ora il 125) è dunque essenziale per fare emergere dal vivaio nazionale i talenti destinati a scalare la classifica Atp, come nel caso di Lorenzo Musetti, vincitore della prima edizione del torneo di Forlì e, proprio di recente (anche grazie alla fiducia accordatagli da Capitan Volandri), vincitore del match decisivo che ha consentito all’Italia di entrare nella fase finale di Coppa Davis. Proprio quella manifestazione che, il prossimo settembre, si terrà a Bologna e che dimostra essere un po’ il sigillo sulla nuova vocazione della Regione Emilia Romagna come capitale nazionale del tennis. Si è iniziato lo scorso 3 gennaio con il primo torneo dell’anno, l’Ato 125 indoor, disputatosi a Villa Carpena, e si prosegue ora con la stagione della terra rossa che inizierà di nuovo in Romagna con il Forlì Open (29 maggio - 5 giugno), e avere il suo culmine nella Coppa Davis che si terrà a Bologna dal 14 al 18 settembre.

“La Regione Emilia-Romagna vanta, sul piano nazionale, uno dei quantitativi più significativi dei praticanti del tennis in rapporto al numero complessivo degli abitanti - ha dichiarato Giammaria Manghi, sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia Romagna -. Anche per questa ragione, oltre che per la scelta di avvalerci dell’eventistica sportiva di rilievo e nazionale e internazionale per promuovere il nostro territorio, ci siamo adoperati negli ultimi tre anni per riportare qui il grande tennis. Sono cosi’ arrivati un Atp 250 al Tennis Club President di Montechiarugolo (Parma) e un Wta 250 al Tennis Club Mariano (Parma), entrambi nel corso del 2021. Poi, pochi giorni fa, l’assegnazione del raggruppamento di Coppa Davis all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna), previsto per il mese di settembre, nell’ambito di un accordo dal respiro quinquennale, insieme, di nuovo, all'Atp 125 di Montechoarugolo e all'Atp 125 di Forli. Un grande investimento, dunque, con approdi di prestigio assoluto, mediante i quali sostanziare ulteriormente l’identificazione di una Sport Valley vera e propria, che ha l’ambizione di continuare ad attrarre,  anche nei prossimi anni, eventi sportivi di caratura primaria”.  

Insomma l’Italia del tennis non è più ‘solo’ Roma con gli Internazionali, Milano con le Next Gen e Torino con le Atp Finals, ma è anche ‘provincia’ come dimostrano i tornei organizzati a Forlì e Parma. “A partire dalla fine del primo lockdown - conclude Volandri - abbiamo assistito a una rinnovata volontà della Regione Emilia Romagna di investire su eventi tennistici di livello, così è stato per Forlì (nato proprio durante il lockdown, ndr) e per Parma. È proprio grazie all’impegno delle istituzioni anche locali, oltre che regionali, che hanno lavorato in sinergia con la Federazione se oggi il tennis italiano sta vivendo una nuova straordinaria stagione”.

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