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“Custodire la pace secondo Ernesto Olivero”, attesa per l'incontro in Sala Melozzo

C’è attesa a Forlì per l’intervento di Ernesto Olivero. Classe 1940 e fondatore del Sermig, Olivero parlerà venerdì pomeriggio, alle 18 nella Sala Melozzo

C’è attesa a Forlì per l’intervento di Ernesto Olivero. Classe 1940 e fondatore del Sermig, Olivero parlerà venerdì pomeriggio, alle 18 nella Sala Melozzo, posta nella piazzetta omonima di fronte alla chiesa della SS. Trinità, nell’ambito di Festincontro 2018, evento conclusivo dell’anno associativo dell’Azione Cattolica di Forlì-Bertinoro. Il relatore, noto scrittore e attivista cattolico, interverrà sul tema “Custodire la pace, passione per l'uomo passione per il mondo”. “Abbiamo scelto questo tema – spiega il giovane presidente diocesano di Ac Edoardo Russo - perché la nostra chiesa sta concludendo il biennio di progetto pastorale ‘cristiani adulti cittadini responsabili’ e anche come AC ci stiamo interrogando su nuove forme di partecipazione sociale e politica. Pensiamo, infatti, che si possa costruire la giustizia nel mondo, partendo dalla famiglia, dal lavoro e dai luoghi che frequentiamo”. Moderato dal giornalista Enrico Samorì, Olivero racconterà della sua esperienza ormai cinquantennale nel Sermig di Torino, nella convinzione che “solo la condivisione delle risorse, la giustizia e il dialogo portano alla pace”.

Il Sermig - Servizio Missionario Giovani - è nato nel 1964 da un'intuizione dello stesso Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace. “Dai sì di giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache è nata la Fraternità della Speranza, per essere vicini all'uomo del nostro tempo e aiutarlo a incontrare Dio”. Il Sermig ha realizzato circa 3.050 azioni umanitarie in 92 Paesi, attraverso studi e progetti finalizzati a produrre auto-sviluppo, oltre ad aiuti di prima necessità destinati a popolazioni e a persone singole. Si tratta di progetti mirati a salvaguardare la vita umana, dando priorità assoluta ai bambini. Accanto agli interventi finalizzati ad accoglienza e servizi, il Sermig “incoraggia sempre più la realizzazione di progetti di formazione e l’avvio di attività produttrici di reddito, per valorizzare le risorse e le opportunità locali, per alimentare imprenditorialità e professionalità, per offrire risposte concrete e durevoli al bisogno di lavoro e sviluppo”.

Piero Ghetti
 

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