rotate-mobile
La storica attività / Portico e San Benedetto

Da stazione di posta a osteria-albergo della vallata, tutto iniziò nel 1822: si celebrano i 200 anni dell'attività

La gestione dell’osteria prima e dell’albergo poi ha visto avvicendarsi le generazioni

Il programma "Sapori e Colori", in onda sabato su Rai News alle 10.20 e alle 17.50, dedicherà uno spazio all'osteria "Acquacheta" di San Benedetto in Alpe, attiva da ben 200 anni ed inserita da UnionCamere tra i locali Storici d'Italia. "Ad aprirla - racconta Maria Valtancoli, che insieme al marito Carmine, ha gestito il ristorante-albergo fino al 2018 per poi passare il testimone al figlio Nicolò Russo, primo titolare con un cognome diverso perchè porta quello del padre - fu un'ostessa che, sposando un vetturale, si trovò con lui a gestire la stazione di posta già mandata avanti dalla sua famiglia. Qui si fermavano a bere e a mangiare i viandanti con i loro cavalli. Lei, Francesca Ciani, aveva 18 anni ed era originaria di San Benedetto in Alpe; lui, che di anni ne aveva 24, si chiamava Vicienzo Valtancoli e veniva da San Lorenzo in Bastia, una località che distava circa 6 chilometri da San Benedetto".

"Si sposarono nel 1822 e da allora i due giovani iniziarono a gestire quella che sarebbe diventata prima un’osteria e poi il ristorante albergo "Acquacheta", ancora oggi gestito dalla famiglia Valtancoli all’interno della piccola comunità di San Benedetto in Alpe che, se nel 1822 contava 1.200 abitanti oggi ne conta non più di 173. La gestione dell’osteria prima e dell’albergo poi ha visto avvicendarsi le generazioni: il primo fu Vicienzo che si dice facesse anche il portalettere; fu seguito dal figlio Pietro poi dal figlio di Pietro, Vincenzo, poi dal figlio Emilio, e ancora dal figlio Renato insieme alla moglie Wilma Pieri", prosegue. Fino al 2018 a gestire l’azienda di famiglia c’è stata Maria Valtancoli, figlia di Renato, insieme al marito Carmine Russo che negli anni ha portato l'evoluzione della Pasta Fresca inventando nuove ricette.

"All'inizio all'osteria non c'erano le camere - continua Maria -. c'era solo il piano terra dove i clienti si fermavano a mangiare e a bere. Era pienissimo soprattutto la domenica perché tutti quelli della zona, dopo essere stati a messa, il pomeriggio venivano a giocare a carte e a bere e restavano qui fino alla sera. Poi negli anni '50 è stato rialzato di un piano e sono state realizzate 5 camere da letto. Negli anni '70 è stato costruito un secondo piano e si arrivò a 13 camere ed alla fine degli anni '90 l'ultima ristrutturazione per realizzare i bagni in ogni camera. La gente veniva dalla città o dalle zone più calde per trascorrere un periodo in un luogo con l'aria buona, fare delle camminate, mangiare". Oggi l’albergo è condotto dal figlio di Maria, Nicolò Russo, il primo proprietario a portare un nome diverso da quello della storica famiglia. Per questa ragione nel 2018 si è deciso di aggiungere al nome "Acquacheta" anche il cognome Valtancoli per mantenere memoria delle origini.

ACQUACHETA VALTANCOLI imprese storiche 200 anni di attività-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da stazione di posta a osteria-albergo della vallata, tutto iniziò nel 1822: si celebrano i 200 anni dell'attività

ForlìToday è in caricamento