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San Giuseppe, messa in latino per il professor Dino Amadori al Castellaccio

Il Ritus Erigendi Stationes Viae Crucis sarà officiato dai frati francescani

Venerdì prossimo, alle 19, alla Chiesa del Castellaccio a Villa Rotta di Forlì sarà festeggiato San Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale. La S. Messa in latino sarà preceduta da un Rito tanto suggestivo, officiato in via straordinaria dai frati francescani così come vuole la tradizione, quanto eccezionale poichè si può compiere, di norma, una sola volta nella vita di una chiesa: il Ritus Erigendi Stationes Viae Crucis ovvero l'Erezione Canonica delle Stazioni della Via Crucis con cui le formelle ricevono l’imposizione della croce e vengono benedette ed incensate per divenire un vero sacramentale.

"Grazie alla generosità dei fedeli è stato possibile acquisire un prezioso ed artistico complesso di 14 formelle in gesso, di fattura nordeuropea e di notevoli dimensioni, con le immagini della Passione di Cristo raffigurate in altorilievo, finemente dipinte e databili intorno alla metà dell’Ottocento - viene spiegato in una nota -. Prosegue così l’opera del recupero  interno della Chiesa di S. Maria Madre di Dio in Castellaccio, riaperta all’uso liturgico da circa un anno, dopo decenni di abbandono ed incuria e consacrata alla difesa ed alla promozione della Tradizione Cattolica".

"La S. Messa secondo il rito tridentino sarà celebrata in particolar suffragio del professor Dino Amadori alla cui memoria la famiglia ha voluto dedicare la Prima Stazione “Gesù è condannato a morte” che è, infatti, plastico e simbolico richiamo alla benemerita attività del noto oncologo che per una vita intera, con la sua attività di ricerca scientifica e di cure all’avanguardia, si è fatto carico della sofferenza di migliaia di uomini e donne spesso salvandole da quella che poteva essere una vera e propria condanna - viene comunicato -. Seguiranno in futuro una alla volta le celebrazioni in suffragio alle anime degli altri donatori". 

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