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Venerdì, 26 Aprile 2024
Briciole di natura

Briciole di natura

A cura di Riccardo Raggi

Un trekking tra lavanda, mistero e tradizione: è il sentiero di Don Dario

Realizzato pochissimi anni fa dall’Associazione “Amici di don Dario”, questo sentiero (inserito nel più lungo Cammino di don Dario) tocca tutti i luoghi ove don Dario Ciani ha prestato la sua opera pastorale

Per chi non vuole spostarsi troppo con l’auto per raggiungere posti dove poter fare trekking esiste, nelle prime colline di Castrocaro Terme, un itinerario che unisce natura, mistero e tradizioni: è il sentiero di don Dario. Realizzato pochissimi anni fa dall’Associazione “Amici di don Dario”, questo sentiero (inserito nel più lungo Cammino di don Dario) tocca tutti i luoghi ove don Dario Ciani (noto sacerdote forlivese) ha prestato la sua opera pastorale, compreso il borgo di Sadurano, sorta agli inizi degli anni ’80 come comunità di accoglienza.

Il percorso

Il trekking ha inizio dal parcheggio Carlo Pisacane, retrostante le Terme di Castrocaro, per proseguire su strada asfaltata in direzione sud-est per poche centinaia di metri, fino a raggiungere il sopra-passo sulla SS67, oltrepassato il quale inizia subito uno stradello in terra battuta che attraversa un’ampia zona di arbusti e poi ampie distese di campi coltivati. Al termine della salita si raggiunge la via Sadurano, asfaltata, che conduce all’omonimo borgo. Questo tratto è molto panoramico e la vista può godere di scorci fantastici sulla vallata che si affaccia verso S.Lorenzo in Noceto e Fiumana. Si raggiunge il bellissimo borgo di Sadurano, ristrutturato a fine anni ’70 da don Dario (parroco dell’epoca): lungo il percorso alcuni pannelli illustrativi raccontano la vita del sacerdote e della sua azione pastorale. Si prosegue lungo l’asfaltata fino a raggiungere Cà Diamantina, luogo misterioso a cui è legata la storia della popolana Diamantina Ramponi, qui esiliata perché accusata di stregoneria. Si prosegue su sterrata salendo fino al Monte della Birra (anche questo toponimo è legato alla triste vicenda di Diamantina) per poi ridiscendere e raggiungere alcuni campi coltivati che vengono percorsi ai margini, fin quando il sentiero transita in mezzo ad un boschetto di arbusti.

Il percorso prosegue sempre in discesa fino a giungere in prossimità della strada provinciale che, passato un ponte sul fiume Montone, conduce al molino di Montecchio. Ora si prosegue, sempre su strada asfaltata, passando sotto il cavalcavia della SS67 e camminando in direzione del cimitero di Pieve Salutare: questa è in realtà una variante un po’ più panoramica che permette di raggiungere Castrocaro Terme dall’alto.

L’itinerario ora passa per strade poderali e sterrate, salendo fino all’agriturismo “Il Casale”, struttura del 1300 interamente destinata ad agricoltura biologica certificata, dotata di un grande orto ed un frutteto, un oliveto per la produzione di olio extravergine bio, una coltivazione di lavanda vera (da cui si estrae un profumatissimo olio essenziale bio ed una rigenerante acqua aromatica); trovano inoltre spazio anche tante varietà di piante aromatiche ed officinali, in particolare di rosmarino. Da qui, salendo per poche centinaia di metri, si può riguadagnare la strada asfaltata (Via Bagnolo), non particolarmente trafficata, che permette di scendere fino Castrocaro godendo di una straordinaria vista sulla vallata e sulla Fortezza. L’ultimo tratto del sentiero è prevalentemente “cittadino”: si attraversa il borgo di Castrocaro Terme, transitando davanti alla Fortezza, all’antica chiesa di S.Nicolò, per poi ritornare al parcheggio da cui si è partiti. Il percorso, così come viene descritto, è lungo circa 12,5km con un dislivello di circa 400m.

L'escursione guidata

Per chi volesse percorrerlo in compagnia, le Guide Ambientali Escursionistiche di Romagnatrekking® organizzano (meteo permettendo) un’escursione su questo stesso tracciato sabato 20 maggio: un’occasione vicino a casa per scoprire un ambiente suggestivo e inaspettato. Informazioni e prenotazioni a questo link: https://bit.ly/3o2SR71

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