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Economia

Al via la campagna regionale contro lo sfruttamento sul lavoro

“Ti sfruttano sul lavoro? Subisci violenze, minacce, ricatti? Chiamaci”. Questo lo slogan della campagna promossa dalla Regione Emilia-Romagna che ha preso il via il 15 dicembre

“Ti sfruttano sul lavoro? Subisci violenze, minacce, ricatti? Chiamaci”. Questo lo slogan della campagna promossa dalla Regione Emilia-Romagna che ha preso il via il 15 dicembre nell’ambito del progetto “Oltre la Strada”, un sistema di interventi di protezione per chi è vittima di grave sfruttamento sul lavoro. Opuscoli, manifesti e locandine nelle sei lingue parlate dalle etnie maggiormente coinvolte nel fenomeno dello sfruttamento, verranno affisse sugli autobus e distribuite negli uffici pubblici, nelle sedi dei servizi sanitari e in quelle sindacali. Uno spot radiofonico in italiano ed in inglese verrà trasmesso attraverso un network di radio locali in grado di coprire l’intero territorio regionale.

“Quello dello sfruttamento sul lavoro – sottolinea il consigliere regionale PD Tiziano Alessandrini - è un fenomeno molto sentito, anche nel territorio romagnolo. Un fenomeno che per le sue stesse caratteristiche è difficile da far emergere: per combatterlo servono strumenti ad hoc. La Regione da 15 anni porta avanti un programma contro la tratta e la riduzione in schiavitù in collaborazione con gli enti pubblici locali e del terzo settore. La rete “Oltre la Strada” fornisce assistenza e protezione a donne, uomini e minori che riescono a sottrarsi allo sfruttamento sessuale, lavorativo, o nel campo dell’accattonaggio o delle attività illegali, come furti o spaccio."

“Secondo i dati raccolti e aggiornati a ottobre 2011 – sottolinea il consigliere PD - gli stranieri che hanno usufruito del programma di protezione previsto dalla legge contro la tratta sono stati 191. Ad essere sfruttati sono soprattutto gli uomini (161) tra i 30 e i 40 anni che lavorano principalmente nell’edilizia, in agricoltura, nella vendita dei gadget, nel volantinaggio e nel badantato: un fenomeno, quest’ultimo, con una presenza prettamente femminile. Contrariamente a quanto si può pensare, gli sfruttatori sono principalmente italiani, e le segnalazioni dei casi di sfruttamento arrivano dagli avvocati, dalle forze dell’ordine, dalle strutture sanitarie, dai sindacati e dalle associazioni di volontariato del terzo settore. Anche i semplici cittadini, tuttavia, possono essere importanti, e per questo è necessario diffondere il più possibile il Numero Verde nazionale contro la tratta, 800-290290, un numero gratuito con servizio multilingue, attivo 24 ore su 24.”

“Questa campagna è una delle tante iniziative contro l’illegalità che la nostra Regione mette in campo per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità. In un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando - conclude Alessandrini – gli sfruttamenti sul lavoro possono crescere, ad esempio con il meccanismo dei sub-appalti: un tema al centro della legge regionale per la promozione della legalità nel settore dell’edilizia approvata lo scorso anno e che premia le aziende virtuose.”

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