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Covid, la ripresa stenta a decollare: soffrono ristorazione e alberghiero. "Recuperemo i livelli pre-pandemia solo nel 2023"

Le maggiori perdite nel forlivese si registrano nel settore alberghiero (-34,8%) e nella ristorazione (-27,3%).

Il 2021 si è chiuso nel territorio forlivese con una crescita del Pil di circa il 6% e dei consumi di circa il 5%. E’ quanto emerge dal consuntivo 2021 elaborato dall’Ufficio Studi di Confcommercio Forlì. "Siamo certamente di fronte a risultati che derivano da ‘rimbalzi statistici’, ma che testimoniano comunque una grande vitalità del tessuto produttivo del nostro territorio", esordisce il direttore di Ascom-Confcommercio, Alberto Zattini. 

"Quello che, invece, ora preoccupa maggiormente è che ci sono alcuni settori, a cominciare dalla filiera turistica e dall’area della cultura e del tempo libero, che non hanno mai partecipato pienamente a questa ripresa e che sono ancora molto distanti dai livelli del 2019 - prosegue -: ristorazione e alberghi, infatti, registrano una perdita di consumi, rispettivamente, del 27,3% e di quasi il 35%, i servizi culturali e ricreativi del 21,5%; e ci sono anche altri comparti con cali a doppia cifra, come i trasporti (-16%) e l’abbigliamento e le calzature (-10,5%). E’ evidente che il recupero prosegue più lentamente del previsto e per i consumi, in calo del 7,3% rispetto al 2019, il completo ritorno ai livelli pre-pandemici non avverrà prima del 2023".

"Per una ripresa più robusta bisognerà, dunque, attendere condizioni più favorevoli, anche perché la nuova ondata pandemica, con le conseguenti restrizioni e, soprattutto, l’accelerazione inflazionistica innescata dai prezzi delle materie prime, rischiano di bloccare l’ampio potenziale di consumo delle famiglie forlivesi - continua -. Le famiglie forlivesi hanno accumulato un ingente  “risparmio forzoso” negli ultimi due anni ma difficilmente troverà sbocchi favorevoli sul fronte dei consumi locali in condizioni di nuova incertezza pandemica e inflazionistica".

"Proprio in questo scorcio di anno abbiamo riscontrato  una situazione completamente nuova: nei due anni precedenti i forlivesi hanno subito un lockdown generalizzato, imposto dall’alto, mentre ora il lockdown è generato dai tanti contagi che stanno mettendo in grandissima difficoltà le imprese forlivesi, spesso  costrette ad una temporanea “chiusura per covid”. Una situazione che sicuramente non sta agevolando una ripresa dei consumi - conclude -. In questo contesto è indispensabile sostenere le imprese forlivesi adottando misure sugli ammortizzatori sociali, senza aggravi di costo per le imprese, e sull’accesso al credito, ma anche interventi fiscali e contributi a fondo perduto parametrati alle perdite subite".
 

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