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Andamento critico per l'agricoltura locale: meno produzione, prezzi più bassi

Le Commissioni dei prezzi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena rilevano un andamento critico dei prezzi nel primo semestre dell'anno, ma riscontrano anche modesti segni di ripresa

Le Commissioni dei prezzi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena rilevano un andamento critico dei prezzi nel primo semestre dell’anno, ma riscontrano anche modesti segni di ripresa. Fra i servizi istituzionali che la Camera di Commercio di Forlì-Cesena mette a disposizione del territorio, c’è il monitoraggio dei prezzi in agricoltura, che consente la pronta verifica dell’andamento del mercato.

Dal 1960, infatti, l’Ente pubblica i listini dei prezzi, in forma cartacea ed ora anche on-line. La raccolta, nel tempo, di queste mercuriali costituisce, oltre che un punto di riferimento per i tanti operatori che hanno necessità di conoscere con tempestività le quotazioni dei prodotti agricoli e zootecnici, anche un utile strumento nelle controversie. Settimanalmente vengono rilevate in ambito provinciale le quotazioni dei principali prodotti agricoli e zootecnici consentendo di monitorare l’andamento del mercato.

Due sono le Commissioni preposte al rilevamento dei prezzi: Commissione prezzi bestiame bovino, suino ed ovino e Commissione prezzi cereali, foraggi, sementi, frutta e ortaggi, che si riuniscono ogni lunedì mattina per le quotazioni dei prodotti. E' stata effettuata la verifica di metà anno dell’andamento dei prezzi, a cura di Pierfrancesco Cornacchia, coordinatore e Presidente delle due Commissioni.

Dopo un'annata agricola negativa come quella del 2014, il maltempo invernale e primaverile di inizio 2015 ha causato danni alle colture per eccesso di pioggia (nel periodo della fioritura), provocando allagamenti dovuti anche al mancato sgrondo delle acque per la insufficiente manutenzione dei fossi comunali, provinciali e consortili con conseguente ritardo di 30-40 giorni nei trapianti e semine primaverili.

La situazione nel primo semestre 2015. 
Bovini: in diminuzione come numero di stalle ma stazionario come numero di fattrici (aumentano solo le fattrici di razza Chianina). Prezzi fermi che riescono a superare di poco i costi.

Suini: comparto in lieve riduzione come numero di capi a livello nazionale, mentre continua un trend di forte riduzione per quanto riguarda il settore dei riproduttori con conseguente maggior ingresso di suini dall'estero. Primo semestre con prezzi gravemente negativi che solo in parte sono stati compensati dalla riduzione dei costi di alimentazione.
Ovini: sia nell'allevamento che nel macello si riscontra un andamento negativo con prezzi al di sotto della marginalità.

Cereali: superficie investita nell'autunno 2014 in diminuzione (-10% in pianura e -20% in collina). Produzione quantitativa 2015 scarsa (-30-35%). Prezzi soddisfacenti per grano duro, stazionario per grano tenero e orzo.

Foraggi: produzione nella media con prezzi cedenti (sotto costo).

Frutta: albicocche e ciliegie con prezzi soddisfacenti ma con calo produttivo del 50% circa. Pesche, nettarine e susine con produzione e qualità nella media. I prezzi non coprono i costi.
 

Ortaggi: produzione normale con prezzi non soddisfacenti.

Viticoltura: al momento attuale le coltivazioni si presentano in modo tale (buono stato vegetativo e fitosanitario) che lasciano prevedere un'annata normale.

"A questo punto - afferma Pier Francesco Cornacchia, Presidente delle Commissioni Prezzi - rimane la speranza e la certezza che il mondo agricolo della Romagna possieda le risorse umane, produttive, tecniche e commerciali per fare apprezzare i nostri prodotti sui mercati nazionali e mondiali".

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