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Il manifatturiero ingrana: "Si sta stabilizzando un trend positivo di crescita"

Secondo quanto emerge dalle analisi dell’Osservatorio Congiunturale predisposto e aggiornato dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, il tessuto imprenditoriale provinciale, con 38.021 imprese attive al 30 novembre, risulta in diminuzione rispetto al 30 novembre 2014 dell’1,1%

“Nonostante lo scenario esterno stenti ancora a stabilizzarsi i segnali di miglioramento nelle imprese manifatturiere della nostra provincia e delle nostre esportazioni incoraggiano la diffusione ad altri settori della tendenza positiva in atto. E' quanto dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, specificando che l'ente camerale, "nonostante la riduzione delle risorse disposta dal Governo, continua la sua azione con iniziative volte a contribuire a rendere strutturale una ripresa che si presenta ancora ciclica".

"Lo scenario internazionale è attualmente caratterizzato da una frenata del commercio mondiale, dovuta all’ulteriore rallentamento dei Paesi emergenti ed in particolare della Cina, dalla volatilità delle borse, abbassamento ormai strutturale dei ritmi di crescita del PIL globale - osserva Zambianchi -. Altri fattori di rischio sono costituiti dal terrorismo, dalle crescenti divisioni europee, dalla tempistica e dall’entità del rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve e dalla minaccia della deflazione".

"A tale quadro si aggiunge la contrazione del prezzo del petrolio, contrazione dovuta sia a fattori di domanda, sia a componenti dell’offerta che, dopo i positivi effetti sortiti nei mesi scorsi ora tende a influenzare negativamente le aspettative di crescita e di inflazione - prosegue -. Il contesto esterno è quindi ancora denso di incognite che si traducono in incertezza. Ma per ora il cambiamento estivo dello scenario globale è, nel complesso, favorevole all’economia italiana. Sebbene le previsioni di crescita si siano in parte ridimensionate, i dati aggiornati indicano Pil e occupazione in crescita e livello di fiducia in aumento.

Secondo quanto emerge dalle analisi dell’Osservatorio Congiunturale predisposto e aggiornato dall’Ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, il tessuto imprenditoriale provinciale, con 38.021 imprese attive al 30 novembre, risulta in diminuzione rispetto al 30 novembre 2014 dell’1,1%; lievemente più basso il calo delle unità locali attive (45.963 al 30 settembre) pari allo dello 0,8% rispetto ad analogo periodo 2014. Il 94,4% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti. Il rapporto abitanti per impresa evidenza la diffusa imprenditorialità in provincia di Forlì-Cesena (10,4 abitanti per impresa) rispetto gli altri livelli territoriali (Emilia-Romagna 10,8, Italia 11,8).

L’annata agraria 2015 ha risentito della piovosità eccessiva registrata nei mesi di febbraio e aprile e dei conseguenti allagamenti per problemi di drenaggio dei terreni. Gli eventi atmosferici e la ridotta domanda da parte degli allevamenti, nei quali si osserva una riduzione nelle consistenze del bestiame bovino e ovino, hanno determinato quotazioni ridotte per i foraggi. Gli operatori del settore cerealicolo riportano una flessione delle produzioni e prezzi in diminuzione. Le piogge hanno determinato un ritardo (di semina e di trapianto) nelle colture primaverili e orticole e hanno danneggiato la fioritura e l’allegagione delle colture frutticole determinando una produzione scarsa. I prezzi di queste ultime sono risultati, anche secondo il giudizio degli operatori del settore, in aumento e remunerativi (specialmente nella seconda parte dell’anno e con particolare riferimento ad albicocche, ciliegie e susine).

Per quanto riguarda la zootecnia, la quotazione dei suini è apparsa in ripresa; quella dei bovini invece stabile.Il comparto avicolo è risultato in lieve flessione (prezzo pollo da carne ‑1,8%, media gennaio-novembre 2015 su stesso periodo 2014).Complessivamente la consistenza delle imprese agricole attive (6.964 al 30 novembre) è risultata in calo dell’1,7%, rispetto ad analogo periodo del 2014. Note maggiormente positive per le attività manifatturiere: su base annuale (3° trimestre 2015: media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti) gli indicatori segnano valori in aumento: produzione +2,0%, fatturato +8,0%, ordini interni +3,4%, esteri +3,9% e occupazione +1,2%. Segnali consolidati di miglioramento per l’andamento congiunturale nelle imprese con oltre 10 addetti, ove i comparti trainanti risultano: macchinari, prodotti in metallo, mobili e altre industrie manifatturiere. Le previsioni degli imprenditori, per i prossimi mesi, sono positive per quanto riguarda produzione, fatturato e ordini.

In calo dello 0,6% la consistenza delle imprese manifatturiere attive al 30 novembre, rispetto al 30 novembre 2014 che si attestano sulle 3.748 unità. Per il settore delle costruzioni, si registra una flessione nel numero delle imprese attive, 5.822 pari a ‑3,4% (dati al 30 novembre rispetto al 30 novembre 2014). Con riferimento al terzo trimestre 2015, rispetto ad analogo periodo del 2014, il volume d’affari risulta, invece, in aumento dello 0,4%, con aspettative di stabilità. Ciononostante, il settore continua ad essere in difficoltà.

Riguardo al commercio al dettaglio, nel suo complesso, vendite stabili nel terzo trimestre 2015 rispetto allo stesso trimestre 2014. Si riscontra una flessione delle vendite nel comparto alimentare (-3,3%), nella piccola distribuzione (-2,1%) e nella media distribuzione (-1,2%); positive, invece, le performance nel comparto “non alimentare” (+0,5%), grande distribuzione (+3,2%) e ipermercati (+1,1%). Lieve calo in provincia della consistenza delle imprese nel settore commercio all’ingrosso, al dettaglio e riparazioni autoveicoli (‑0,4%),che, al 30/11/2015, risultano essere n. 8.489 imprese attive mentre risultano stabili, rispetto allo stesso periodo del 2014, le attività imprenditoriali specifiche del commercio al dettaglio (4.333 aziende, +0,3%).

Si conferma nettamente positiva la performance del commercio con l’estero nei primi nove mesi del 2015: +6,9% nel complesso delle esportazioni, periodo gennaio-settembre 2015, rispetto ad analogo periodo 2014; in miglioramento le esportazioni di “Metalli e prodotti in metallo” (+12,9%), ma si riscontra una flessione per il comparto “Pelli, calzature e accessori” (-3,7%). Le esportazioni verso i Paesi dell’Unione Europea (che pesano per il 60,0% del totale delle esportazioni provinciali) crescono dell’8,7%. Le importazioni provinciali, nel complesso, registrano un incremento del 5,9%.

Le imprese attive che erogano servizi di alloggio e ristorazione, al 30/11/2015, rispetto al medesimo periodo del 2014, sono stabili in termini di numerosità. Da gennaio a ottobre 2015, il flusso turistico presenta dati positivi: arrivi +1,5% e presenze +0,8%. Secondo l’indagine del Sistema Camerale il volume d’affari del terzo trimestre è in lieve flessione (-0,3%) se confrontato con il medesimo periodo del 2014.

Nel comparto dei trasporti, le imprese attive nel settore “trasporti di merci su strada” sono in calo del 4,3% (dati al 30 novembre 2015 rispetto al 30 novembre 2014), mentre il volume di affari è in flessione del 2,3% (indagine del Sistema Camerale, terzo trimestre 2015 rispetto al medesimo trimestre del 2014). Le aspettative degli imprenditori propendono, per circa metà, a favore della stabilità e circa un terzo (il 26%) per un peggioramento nei prossimi mesi.In flessione anche il numero delle imprese artigiane nell’ultimo trimestre (‑2,2% al 30 settembre rispetto al 30 settembre 2014).

In crescita invece il numero (548) delle imprese cooperative, variazione pari a +1,3% al 30 novembre 2015 rispetto allo stesso periodo 2014, comparto nel quale emergono criticità maggiormente evidenti nelle aree del “sociale”, nell’edilizia e negli autotrasporti. Per quanto riguarda il lavoro, il tasso di occupazione 15-64 anni (media degli ultimi 4 trimestri) è pari al 67,9%, quello di disoccupazione totale al 7,0%. Relativamente al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, nel periodo gennaio-ottobre 2015, risultano autorizzate n. 5.234.188 ore totali con un calo , rispetto ad analogo periodo 2014, del –30,2%. I principali settori interessati sono Costruzioni, Industria del legno, Fabbricazione di prodotti in metallo e Commercio.

A settembre 2015 i prestiti bancari alle imprese risultano complessivamente in diminuzione (‑1,1% rispetto al medesimo periodo del 2014) con cali più netti per le piccole imprese per le quali l’andamento dei prestiti fa registrare un ‑3,9%. Tra i macrosettori di attività economica, la flessione dei prestiti è marcata per le Costruzioni (‑7,1%) e le Attività Manifatturiere (‑3,4%). In crescita, invece, l’erogazione dei prestiti nel settore dei Servizi (+1,2%). Gli scenari di previsione aggiornati, predisposti da Prometeia e riferiti a ottobre 2015, stimano un aumento del valore aggiunto per Forlì-Cesena dello 0,4% nel 2015 e del’1,4% nel 2016.

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