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Domenica, 28 Aprile 2024
Moda

Moda made in Romagna, un'eccellenza da difendere: "Settore messo in crisi da pandemia e guerra. Si punta su nuovi mercati"

Sono state inoltre discusse le migliori pratiche adottate dalle diverse aziende del territorio e si è approfondito il tema della mancanza di professionalità, che diventerà sempre più critica nei prossimi anni

La sala degli incontri di Palazzo Romagnoli a Forlì ha ospitato giovedì mattina il convegno “Attorno alla bellezza, il lavoro nel settore moda in Romagna” organizzato da Femca-Cisl Romagna legato alla mostra "L'arte della moda L'età dei sogni e delle rivoluzioni 1789 – 1968". L'evento aveva l'obiettivo di far conoscere al pubblico l'esperienza delle numerose lavoratrici, lavoratori e imprese prestigiose del territorio che operano quotidianamente nel settore della moda. La Romagna, infatti, vantando una ricca tradizione nel settore, ha dato vita a due importanti distretti: quello dell'abbigliamento a Rimini e quello delle calzature femminili a San Mauro Pascoli, entrambi con un notevole impatto sull'economia locale e regionale in termini di fatturato.

“La pandemia prima e la guerra in Ucraina, ha messo in dura crisi il distretto della moda visto che la Russia assorbiva un’alta percentuale dell’export dal quale si è riusciti ad uscire andando a ricercare nuovi mercati - ha dichiarato il segretario generale Femca Cisl Romagna Emanuele Scerra nella sua introduzione -. Questo sta ad indicare che le eccellenze prodotte nel distretto, fatto parte di quel prezioso tesoro che ci contraddistingue su tutti, ed è la nostra italianità, il nostro saper fare il nostro Made in Italy, che tutti cercano di imitare, ed è la cosa che più di tutto dobbiamo difendere".

Durante il convegno, sono state affrontate le tematiche legate al lavoro e all'ambiente, ma anche quelle legate all'estetica e allo stile che caratterizza i nostri prodotti romagnoli. Tema molto discusso è stato il problema della mancanza di personale specializzato, dalla presenza di manodopera straniera, e l'impatto ambientale dell'industria moda per il quale occorrono investimenti importanti. Hanno preso parte nella prima parte del convegno il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, Luciana Garbuglia sindaca di San Mauro Pascoli, Daniele Morelli Sindaco di San Giovanni ln Marignano, Francesca Matteini assessora al lavoro e patto per il clima del Comune di Rimini, che hanno evidenziato quanto sia importante il settore moda nel territorio romagnolo, non solo a livello culturale, ma anche a livello turistico poiché parte del turismo è trainato anche dall’alta qualità dei prodotti legati alla moda.

Garbuglia ha portato l’esperienza del distretto di San Mauro Pascoli chiamato “Distretto della felicità”, nel quale si è cercato di dare risposte sia alle imprese, ma anche alle lavoratrici e lavoratori, creando un Welfare il più possibile vicino alle esigenze come ad esempio una mensa, orari flessibili e modificando gli orari dei servizi pubblici. L'assessore al lavoro e sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla ha partecipato in video-conferenza ha evidenziato l’importanza del settore moda in regione. Colla ha sottolineato come questo settore sia fondamentale per l'economia della regione, piazzandosi al terzo posto sia in numero di lavoratori che export. Inoltre, l'assessore ha evidenziato la capacità delle imprese del settore moda a ricercare nuovi mercati, in particolare a seguito della guerra in Ucraina. Tuttavia, Colla ha anche sottolineato la difficoltà delle imprese a trovare le professionalità necessarie per far fronte alla domanda crescente del settore moda. Per questo motivo, l'assessore ha dichiarato che la soluzione a questa problematica passa attraverso percorsi formativi mirati e di alta qualità. In conclusione, ha ribadito l'importanza di sostenere il settore moda in Emilia-Romagna, lottando contro la difficoltà di trovare le professionalità necessarie attraverso l'investimento in formazione e l'implementazione di politiche attive del lavoro.

Durante la tavola rotonda si è discusso dei possibili scenari futuri che il settore dovrà affrontare per andare oltre la produzione di beni, puntando sulla tutela ambientale. Tra i partecipanti, Roberto Ricci Migani, responsabile regionale del settore innovazione sostenibile, imprese e filiere della Regione Emilia Romagna; Perla Alessandri, Ceo presso Greymer; Luca Giannini, vicepresidente del Cercal; Giovanni Matteucci, professore ordinario di estetica all'Università di Bologna, e Raffaele Salvatori, segretario nazionale della Femca Cisl comparto moda, al quale sono state affidate le conclusioni e che porterà avanti i temi discussi ai tavoli nazionali. Sono state inoltre discusse le migliori pratiche adottate dalle diverse aziende del territorio e si è approfondito il tema della mancanza di professionalità, che diventerà sempre più critica nei prossimi anni. Una soluzione proposta da tutti è quella di creare fin da oggi percorsi formativi alternativi all'università, per garantire un adeguato ricambio generazionale. L'incontro è stato un'importante occasione per coinvolgere il mondo delle imprese e la Società Civile nel dialogo sulle tematiche ambientali e dell'innovazione sostenibile, e per sensibilizzare il territorio sulle tematiche critiche che influenzeranno il nostro futuro.
 

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