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I metalmeccanici incrociano le braccia, i sindacati: "Alta adesione nelle fabbriche forlivesi"

La mobilitazione, proclamata da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, ha riguardato complessivamente circa 7mila addetti a Forlì, impegnati in tutti i settori, dall'industria all'artigianato

Venerdì di sciopero generale per metalmeccanici. La mobilitazione, proclamata da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, ha riguardato complessivamente circa 7mila addetti a Forlì, impegnati in tutti i settori, dall'industria all'artigianato. I lavoratori, specificano i sindacati, "hanno scioperato per chiedere al governo e alle imprese di mettere al centro il lavoro, i salari, i diritti. La decisione del sindacato è determinata dalla sempre maggiore incertezza sul futuro vista la contrazione della produzione industriale, la perdita di valore del lavoro, l'aumento degli infortuni e dei morti sul lavoro. Lavoro, investimenti e crescita dei salari devono essere rimessi al centro dell’agenda politica. Il primo punto della piattaforma dei sindacati è il salario, vengono chiesti aumenti attraverso il rinnovo del contratto nazionale e viene chiesto allo Stato di rendere più progressiva la tassazione e ridurre le tasse ai ceti medio bassi".

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil comunicano che "l'adesione dei lavoratori, che hanno deciso di rinunciare a una giornata di paga per rivendicare un miglioramento della loro condizione, è stata importante e significativa. La partecipazione è stata massiccia nelle grandi realtà del forlivese con adesioni vicine al 90% in Marcegaglia, all’85% in Bonfiglioli e all’80% in Electrolux, ma lo sciopero è stato fatto anche nelle medie e piccole realtà come ForliLamiere (100% di adesione), Oleodinamica (80%), Celli (80%), Nisi (80%),Cepi (70%), Sacmi Carpmec (70%), Fiorini Industries (50%), Carpigiani (50%) e Anofor (50%)". Una delegazione di circa 150 lavoratori si è spostata a Firenze per partecipare alla manifestazione indetta dai sindacati: i metalmeccanici, concludono Fim, Fiom e Uilm, "chiedono che la loro mobilitazione non sia vana e chiedono al governo di intervenire per incrementare le retribuzioni e diminuire le tasse di chi lavora".
 

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