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Laboratori di lavoro in carcere, 4 imprese del territorio si aggiungono all'esperienza di "Altremani"

Dal 2006 ad ora nel carcere di Forlì sono stati realizzati vari laboratori: assemblaggio, saldatura, falegnameria, produzione carta e produzione shopper

Il Protocollo del Laboratorio Altremani, nel quale lavorano quotidianamente detenuti della Casa Circondariale di Forlì, amplia la compagine di firmatari ed introduce nuove imprese; in particolare si uniscono l’omonima impresa sociale Altremani srl (che gestisce il laboratorio e le assunzioni) e le imprese committenti AT.ED.2 Srl, Eurogames srl e Grafiche MDM Srl. Il protocollo, rinnovato il 23 settembre 2021 conta ad oggi 24 firmatari (tra cui Comune di Forlì, Unione Valle Savio, Unione Rubicone e mare, Inail, sindacati, imprese e tanti altri) ai quali si sono aggiunte venerdì le 4 imprese.

 “L’ampliamento a nuovi firmatari di questi Protocolli è una importante vittoria per tutto il nostro territorio - sottolinea Lia Benvenuti – che si dimostra capace di lavorare in rete su un tema complesso come quello del carcere, ottenendo risultati concreti in termini di inserimenti occupazionali e obiettivi rieducativi”. L’estensione del Protocollo si è tenuta in concomitanza del consueto scambio di auguri di Natale tra i detenuti coinvolti nei laboratori produttivi interni alla Casa Circondariale di Forlì e i numerosi ospiti tra cui istituzioni, imprese ed operatori.

Hanno coordinato i lavori Palma Mercurio, direttrice della Casa Circondariale di Forlì e Lia Benvenuti, direttrice generale Techne, l’agenzia formativa pubblica di proprietà del Comune di Forlì (attraverso Livia Tellus Romagna Holding Spa) e del Comune di Cesena, che all’interno dei Laboratori ha funzioni di regia e tutoraggio. Sono intervenute numerose autorità tra le quali Paola Casara, assessora alle Politiche per l'impresa; Carmelina Labruzzo, assessora ai Servizi per le persone e le famiglie del Comune di Cesena oltre a numerose istituzioni ed imprese e Milena Garavini, sindaca di Forlimpopoli e Consigliera dell’Amministrazione Provinciale di Forlì-Cesena.

Dal 2006 ad ora nel carcere di Forlì sono stati realizzati vari laboratori: assemblaggio, saldatura, falegnameria, produzione carta e produzione shopper che rappresentano un’esperienza di grande successo sia in termini occupazionali che economici, garantendo nel tempo a oltre 100 detenuti regolari contratti di lavoro, superando le difficoltà strutturali, normative e relazionali caratterizzanti le attività in carcere. 

Numerosi i soci di Altremani intervenuti: l’impresa sociale, nata lo scorso giugno per operare esclusivamente sui temi dell’esecuzione penale attraverso il lavoro dei detenuti e ex-detenuti della Casa Circondariale di Forlì, gestisce le commesse del laboratorio e assume i detenuti dopo un periodo formativo e di tirocinio. E’ la prima società che nasce in provincia con l’unico scopo di fare sicurezza sociale anche attraverso la riabilitazione dei detenuti e il contrasto all’illegalità dei giovani. 
L’appuntamento ormai consueto dello scambio di auguri in carcere ha richiamato numerose istituzioni, enti ed aziende che hanno voluto far sentire, anche quest’anno, la propria vicinanza ai detenuti dei laboratori.

“I laboratori dimostrano quanto il carcere sia anche una comunità capace di riabilitare e restituire dignità alle persone grazie al lavoro – sottolinea Palma Mercurio direttrice del carcere - rappresentando un passaggio fondamentale per un efficace reinserimento dei detenuti nella vita sociale e lavorativa”. 

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