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Imprese e banche: strumenti innovativi per l'accesso al credito

Mauro Collina, responsabile credito di Confartigianato di Forlì, commentando il report chiarisce “speranze per le nostre imprese provengono dalle Targeted Long Term Refinancing Operation, cioè operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine"

I più recenti dati sulla tendenza al credito alle imprese artigiane evidenziano il persistere delle difficoltà. E' quanto emerge da un'indagine svolta dal’ufficio studi di Confartigianato, che mette in luce uno stock concesso all'artigianato pari a 48.449 milioni di euro, con una diminuzione di 1.491 milioni rispetto a un anno prima, pari al -3%. Di fatto prosegue la tendenza alla decelerazione del calo dei prestiti al comparto. Mauro Collina, responsabile credito di Confartigianato di Forlì, commentando il report chiarisce “speranze per le nostre imprese provengono dalle Targeted Long Term Refinancing Operation, cioè operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine. Le Banche potranno ottenere prestiti con scadenza a quattro anni, dalla Banca Centrale Europea, a prezzi da saldo, visto che il tasso è dello 0,25%. Queste nuove risorse non potranno essere utilizzate, come già accadde nelle due precedenti occasioni, dicembre 2011 e febbraio 2012, per acquistare titoli di Stato, ma andranno trasformate in nuovi impieghi per l’economia reale (famiglie e aziende).”

Continua Collina “la differenza sta proprio nella T iniziale di Targeted Long Term Refinancing Operation, quel Targeted, ovvero mirato, che costringe gli Istituti di Credito a prestare il denaro ottenuto dalla BCE, pena la restituzione anticipata e l’impossibilità di partecipare alle successive Targeted Long Term Refinancing Operation. Purtroppo le banche non hanno sfruttato l’opportunità offerta dalla ce,  le domande di liquidità, pari a 82,6 miliardi, si sono rivelate infatti molto inferiori ai 150 miliardi attesi.  Ai gruppi italiani sono stati assegnati 23 miliardi, così suddivisi: 7,75 a Unicredit, 4 a favore di Intesa San Paolo, 3 a MPS, 1 al Banco Popolare, 2,24 al mondo delle Bcc, unite sotto la bandiera di Iccrea. Grazie al costo ridotto della raccolta si ritiene verosimile un calo dei tassi d’interesse di circa 20-40 punti base.” Conclude il responsabile “la riduzione dei tassi pare un beneficio irrisorio, se paragonato al circolo virtuoso che potrà scaturire da quanto le banche italiane metteranno a disposizione delle imprese, lungo l’intero orizzonte del programma di Targeted Long Term Refinancing Operation, auspicando che, stress test permettendo, la tranche di dicembre riscuota maggiore successo”.

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