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Electrolux, il fronte sindacale si spacca e la trattativa torna in alto mare

Si torna a tremare a Forlì, come negli altri stabilimenti Electrolux in Italia per la rottura delle trattative, in piena notte, a Venezia, tra la multinazionale svedese e i sindacati. Il governo ha deciso di intervenire

Si torna a tremare a Forlì, come negli altri stabilimenti Electrolux in Italia per la rottura delle trattative, in piena notte, a Venezia, tra la multinazionale svedese e i sindacati. La situazione è delicata, tanto che il governo ha deciso di intervenire. La vertenza approdera' lunedi' mattina al ministero dello Sviluppo economico: l'esecutivo ha convocato infatti alle 14,30 i sindacati e l'azienda.

Nella stessa serata di lunedi', riferiscono fonti ministeriali, sara' direttamente il ministro Federica Guidi a incontrare i segretari generali di categoria della Fiom Maurizio Landini, della Uilm Rocco Palombella e della Fim Cisl Giuseppe Farina. Due giorni dopo, mercoledi' 14 e' previsto un ulteriore incontro, cui parteciperanno sindacati, azienda e rappresentanti dello Sviluppo e del Lavoro. L'esito della riunione sara' poi portato a palazzo Chigi, dove il dossier passera' nelle mani del sottosegretario alla presidenza Graziano Del Rio.

La rottura delle trattative si è determinata per una spaccatura del fronte sindacale, con la Fiom-Cgil che ha fatto un passo indietro. A quel punto la dirigenza dell'Electrolux ha deciso di sospendere le trattative. Ivenerdì mattina intanto si e' riunito il coordinamento sindacale del gruppo che verifichera' se ci sono le condizioni per una ricomposizione delle divergenze tra Fiom, Fim e Uilm.

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