Amici, più che fratelli. Al Refettorio dei Musei San Domenico l'Inno alla Gioia di Beethoven
Sabato 10 dicembre, nella Sala del Refettorio dei Musei San Domenico, con inizio alle ore 16:30, si terrà l’evento conclusivo della rassegna filosofico-musicale Europa: passione per le differenze. Amici, più che fratelli: questo potrebbe essere il Leitmotiv della lezione-concerto che concluderà la settima edizione di Passioni in musica. Poteva, infatti, una rassegna concertistica dedicata all’Europa non terminare con una riflessione sull’Inno alla Gioia, quarto e ultimo movimento, come è noto, della Sinfonia n° 9 di Ludwig van Beethoven?
Infatti è la parola “Amici!” (Freunde!), e non “gioia” (Freunde), l’incipit dell’inno, parola scritta da Beethoven di proprio pugno, come se questi volesse conferire a essa un particolare valore, più ancora che alla parola “fratelli” (Brüder), che pure nel testo di Schiller ricorre per ben cinque volte. Andrea Panzavolta, proporrà un percorso che si snoderà dalla crisi della parola, ratificata da Hofmannsthal, Musil, Rilke e Schoenberg agli inizi del ‘900, per attraversare poi la vertiginosa poesia di Paul Celan e l’incomparabile magistero di Primo Levi – che insistono invece sulla necessità di dire l’orrore sebbene questo mai potrà essere detto compiutamente – e per concludersi, infine, su una riflessione sul concetto di ‘amicizia’ che innerva l’Inno alla Gioia, inno della Comunità Europea.
E non è un caso che il manoscritto di Beethoven, diviso in più parti durante la Seconda guerra mondiale per preservarlo dalla distruzione, sia stato ricomposto soltanto nel 1989, dopo il crollo del muro di Berlino. Un testo, dunque, che reca impresse sul proprio corpo le stigmate dolorose della Storia, e che tuttavia parla anche di un vittoriosa battaglia contro la barbarie, proponendo un altissimo concetto di amicizia tra i popoli. Dialogherà con Panzavolta il soprano Claudia Carletti che, accompagnata al pianoforte da Nicoletta Latini, proprorrà arie di Bellini, Rossini, Puccini, Schubert e Beethoven.