A Forlì il quinto Festival della Musica Contemporanea Italiana
Da venerdì a domenica Forlì ospiterà il quinto Festival della Musica Contemporanea Italiana. "Quando cinque anni fa abbiamo per primi dato inizio all’avventura di un festival dedicato alla musica contemporanea italiana, lo abbiamo fatto anche in nome della “resistenza” - esordisce il direttore artistico, Fabrizio Ottaviucci -. Resistere per mantenere viva la possibilità di ascolto di quella musica che rappresenta l’avanguardia della ricerca artistica, l’erede della musica classica del passato, a cui vengono date sempre meno occasioni di divulgazione, anche in ambito scolastico, a favore di un’offerta culturale volta alla facile e immediata fruizione. È la storia del futuro, che non può che esprimersi nel presente".
"Come per tutte le operazioni culturali che da più di venticinque anni propone Area Sismica, uno dei centri di eccellenza italiana nella produzione musicale a trecentosessanta gradi. In cinque anni, grazie alla generosità di tutti, il festival ha ospitato molti protagonisti della musica contemporanea italiana, sia come compositori, sia come interpreti, dando uno spaccato mai definitivo, ma comunque ampio, di ciò che accade oggi in Italia - conclude -. Cinque anni che sono la base di un viaggio che speriamo prosegua con sempre maggior vigore, per riuscire a includere nel tempo tutti i nomi ancora mancanti di primaria importanza che l’Italia regala al mondo"
Venerdì all'Area Sismica
DONATO D’ANTONIO
chitarra
Vincitore di concorsi chitarristici nazionali (Taraffo, Giovani Musicisti, Maddalena), Donato D’Antonio ha eseguito concerti come solista e con formazioni cameristiche stabili in sale da concerto e teatri in tutta Europa, USA, Giappone, Sud America ed Estremo Oriente. È componente delle formazioni Open Quartet, Tango Tres e Grupo Candombe, si esibisce in duo con i violinisti Roberto Noferini e Ugo Mantiglia, con il flautista Massimo Mercelli, con la virtuosa americana Sharon Isbin, il chitarrista sloveno Marko Feri e il chitarrista estone Tiit Peterson. È fondatore di Diatonia, con cui si occupa dal 1996 di progetti legati all’ arte contemporanea. Curatore musicale del Museo Carlo Zauli, ha sonorizzato per il festival LED assieme ai compositori Marco Biscarini e Paolo Geminiani la facciata del Teatro alla Scala di Milano su commissione dell’artista Mario Nanni.
Programma musicale
Giacinto Scelsi: Ko-tha – 1967
Azio Corghi: Consonacias y redobles -1973
Paolo Geminiani: Tre elegie – 2008
Stefano Scodanibbio: Verano de suerte – 1982
ore 22
FRANCESCO D’ORAZIO
violino
Violinista brillante e versatile, ha messo le sue qualità tecniche e musicali al servizio di una eccezionale poliedricità, imponendosi come punto di riferimento nella musica contemporanea, nella collaborazione con compositori come Luciano Berio, Ivan Fedele e numerosi altri (con molte prime assolute), non meno che in repertori del tutto diversi, in particolare in quello barocco, come solista e violinista dell’ “Ensemble l’Astrée di Torino”. Con questa motivazione, nel 2010, Francesco D’Orazio è stato insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale “Miglior Solista”, primo violinista italiano a ricevere questo prestigioso riconoscimento dopo Salvatore Accardo nel 1985.
Programma musicale
Luciano Berio: Sequenza VIII – 1977
Fausto Sebastiani: Agape – 2013
Ivan Fedele: Suite Francese II – 2010
Nicola Sani: Raw – 2014
sabato alle 21 all'Istituto Musicale Angelo Masini – Corso Garibaldi 98, Forlì
FABRIZIO OTTAVIUCCI
pianoforte
Pianista e improvvisatore d’eccezione, Fabrizio Ottaviucci è amico di Area Sismica da lunga data, nonché direttore artistico di tutte e cinque le edizioni di questo festival, primo in Italia dedicato a compositori e musicisti italiani. Ottaviucci ha tenuto centinaia di concerti in tutto il mondo partecipando, come solista o in varie formazioni cameristiche, ai più prestigiosi festival internazionali di musica contemporanea, sperimentale e jazz, collaborando tra gli altri con Rohan De Saram, Terry Riley, Francesco Dillon, Mike Svoboda, Daniele Roccato, Gary Peacock. Di rilievo la sua decennale esperienza con Markus Stockhausen e Stefano Scodanibbio. Ha collaborato inoltre con la compagnia teatrale Societas Raffaello Sanzio. È considerato il più grande interprete delle opere per pianoforte di John Cage e di Giacinto Scelsi, di cui ha recentemente eseguito la prima mondiale della inedita Suite XIb.
Programma musicale
Giacinto Scelsi: Quattro illustrazioni sulle metamorfosi di Visu – 1952
Luigi Abbate: Folle, puro – 2004
Stefano Scodanibbio: Lawless roads – 2010
ore 22
MICHELE LOMUTO
trombone
Nato a Bari, nell’82 è stato imposto sulla scena internazionale da Luciano Berio, come interprete di Sequenza V, e quindi come solista in Ofanim e in Outis, l’opera del Maestro andata in scena al Teatro alla Scala nel 1996. Al rapporto di collaborazione con L. Berio si è presto affiancato uno stretto rapporto con i più importanti compositori viventi, per i quali è l’ideale interprete di riferimento. Hanno scritto per lui: Bussotti, Clementi, Donatoni, Mengelberg, Wagenaar, De Rossi Re, Colombo Taccani e tantissimi altri. È stato invitato dalle più importanti istituzioni internazionali: Fundação Gulbenkian, Lisbona; Confrontaties, Rotterdam; Mozarteum, Salisburgo; University of British Columbia, Vancouver; Biennale di Venezia; Festival Wien Modern; Philarmonie, Berlino; Musica, Strasburgo; Harvard University, Cambridge; Musik Triennale, Colonia; Autumn Festival, Varsavia.
Programma musicale
Luciano Berio: Sequenza V – 1966
Azio Corghi: Intermedi e canzoni – 1986
Luca Francesconi: Respiro – 1987
Vito Palumbo: Hoquetus – 2006
Sylvano Bussotti: Voliera (trombone e pianoforte) – 1986
domenica alle 18 all'Area Sismica
ALVIN CURRAN
tastiere, elettroniche
Giunto alla quinta edizione, il FMCI ha il grandissimo onore di ospitare uno dei i più importanti compositori e musicisti viventi, Alvin Curran.
Le opere di Curran abbracciano tutte le contraddizioni della musica del presente (composta/improvvisata, tonale/atonale, piena/minimale) in un incontro che nelle sue mani appare del tutto fruibile e naturale. Le sue oltre 200 composizioni comprendono studi per campionatore, pianoforte, sintetizzatore, computer, violino, percussioni, cori, piccole e grandi orchestre. Sia in forma intima con famosi solisti, che sia nella musica da camera, in opere radiofoniche sperimentali o in ambienti sonori e con installazioni di grandi dimensioni, Curran forgia un linguaggio molto personale, attraverso il suo occhio, la sua curiosità e il suo approccio alla ricerca, che lo hanno reso unico nel panorama mondiale.
evento straordinario del FMCI
sabato 9 aprile ore 21 (sede da definire)
ARDITTI QUARTET
Irvine Arditti: violino
Ashot Sarkissjan: violino
Ralf Ehlers: viola
Lucas Fels: violoncello
Alla programmazione del festival di musica contemporanea italiana si aggiunge un evento straordinario, sia nel senso dell’eccezionalità, sia in quello della qualità. Il 9 aprile 2016 a Forlì si terrà un concerto del Quartetto Arditti, considerato a livello internazionale il più importante quartetto d’archi legato al repertorio contemporaneo e non solo. Verranno proposte due opere per questa formazione del compositore e contrabbassista Stefano Scodanibbio, che abbiamo spesso programmato nelle varie edizioni del festival e che riteniamo sia uno dei più brillanti compositori per archi degli ultimi trent’anni. A fianco delle opere di Scodanibbio lo stesso quartetto deciderà cosa proporre, svincolati, in rispetto alla natura internazionale del loro prestigio, dal nostro consueto limite geografico e dalla nostra intenzione di dar vita attraverso il festival ad una messa a fuoco della composizione italiana.