"La Casa di Psiche", il colore del veronese alla Vecchia Stazione
Penultimo appuntamento mercoledì sera, alle 20, della rassegna di incontri filosofico-artistici dal titolo "La Casa di Psiche", organizzata dall'Associazione Culturale Il Parco dei Ragazzi – Cultura e Bellezza Bene Comune , che si sono susseguiti presso la Vecchia Stazione a cadenza settimanale tra gennaio e febbraio 2014, condotti dalla Professoressa Manuela Racci per quanto concerne le tematiche filosofiche (“I filosofi dell’Anima”) e dal Professor Enzo Dall’Ara per le tematiche storico-artistiche (“Le Finestre dell’Arte”).
L'incontro, condotto da Enzo Dall’Ara, è dedicato a Paolo Caliari detto il Veronese (Verona 1528- Venezia 1588) , uno degli ultimi grandi pittori del Rinascimento Italiano. Stile raffinato e brillante in cromie timbriche e sfolgoranti. Ribalte affollate di figure cangianti, in illusionistici spazi teatrali, per un'allegoria vissuta in toni distesi e classicheggianti. La Casa di Psiche è una grande casa fatta di stanze, cantine, soffitte e giardini, gli spazi sono ampi e luminosi, ma sovente ci sono angoli polverosi dimenticati, porte chiuse, stanze ammuffite, e giungere a respirare l’aria del giardino sembra un’impossibile Odissea. La parola, allora, quella colma di bellezza e amore, scende dentro la casa di Psiche e, tessendo il filo dell’armonia, pulisce, apre, accende, sveglia gli abitanti dormienti, fa entrare la luce.
E dunque lo scopo, il senso profondo della Bellezza è salvare e fare l’Anima, come insegna Manuela Racci: “L’anima si cura con certi incantesimi e questi incantesimi sono i discorsi belli” (Platone). Nell'analisi ermeneutico-artistica della Casa e dei Giardini di Psiche si incede, sotto la guida di Enzo Dall’Ara, lungo il solco tracciato dai grandi pittori veneziani, o attivi nella città lagunare fra Quattrocento e Cinquecento così come in pieno Sedicesimo Secolo. Natura e amore, mito e allegoria, storia e teatro interagiscono nelle mirabili opere di artisti che, nel segno di un personale “tonalismo”, hanno consegnato alle generazioni successive l'ebbrezza dionisiaca dei transiti cromatici e il sensuale retaggio della bellezza assoluta.
Il prossimo conclusivo appuntamento con il ciclo “Le Finestre dell’Arte” sarà dedicato , mercoledì 12 marzo ,alle h.20, all’Art Nouveau, ed in particolare con la sua accezione italiana, in relazione alla grande mostra del San Domenico m“Liberty. Uno stile per l’Italia moderna” . Il costo della partecipazione, comprensiva di degustazione di vino è 10 euro. E’ richiesta la tessera associativa. Info: Gianni Giancarlo Giunchi 320 0435480
Chiara Macherozzi