"L'eterno femminino": la pittura forlivese esalta la donna
Da sabato 26 ottobre a mercoledì 20 novembre, alcuni dei più dotati ed affermati artisti della città di Forlì, tornano ad esporre alla Galleria d'Arte Farneti (Via degli Orgogliosi 7/9) in una mostra unica per tematica e sinergia, curata dal prof. Marco Vallicelli. Si intitola "L'eterno femminino" e ospita le opere di Miria Malandri, Roberto Casadio, Alfonso e Nicola Vaccari.
Non una mostra che riprenda il tema diffuso della “donna nell'arte”, né un'interpretazione analiticamente sociologica sul femminile ritratto nella contemporaneità. Si tratta dell'efficace tentativo, compiuto magistralmente da questi artisti, di evocazione dell'ebbrezza che la donna (da fanciulla a matura) emana da un affascinante luogo impalpabile, dove il tempo e la materia hanno consistenza più profonda della realtà sperimentata. Ogni corpo, ogni forma, ogni postura, ogni timbro di colore, sembrano leggere in una corrente sotteranea, afferrarne le rivelazioni e comunicarle, abbandonate ad un arcano mistero estraneo al proprio volere. Ogni ambientazione si colma di una strana luce ed un’energia sconosciuta si impadronisce dell'anima, trasportandola in una dimensione onirica dove prova sollievo. A volte, fissando questi dipinti, si avverte come un suono fatto di sangue e linfe sconvolti da una forza invincibile: l’”eterno femminino”, quel favor dei che ogni donna possiede in potenza, per dote, non semplicemente genetica. Gli antichi lo sapevano, era una realtà scontata.
E' quella virtú eterica che attrae l’uomo, a prescindere dall’avvenenza fisica della donna. Dentro ogni costituzione femminile arde un fuoco ? divino per chi crede, un carisma fisiologico per l’agnostico ? di cui la stessa portatrice è ignara, per lo meno inconscia della sua reale, imponderabile, natura. La donna è portata a consolare, proteggere, ordinare, armonizzare la realtà morale e materiale che le compete per karma, per le varie evenienze casuali, per scelta o necessità affettiva, con disponibilità e consapevolezza. La sua libertà passa la contradditoria, e a volte imbarazzante, trafila delle rinunce e delle dedizioni, per la finale esaltazione del suo ruolo morale e sociale, e nel rispetto dell’ineffabile quid che la pervade.
Il relativismo dei tempi attuali ha spinto all’acme, rendendolo equivoco, l'apparentemente insanabile dissidio tra carnale e spirituale, connotando ogni dimensione e ambito della civiltà umana, dallo scientifico al sociale, passando per l’arte e le relazioni interpersonali. Per troppo tempo uomini e donne hanno sciupato questa opportunità di redenzione. Presi nel laccio della brama, hanno utilizzato le altissime forze della generazione per soddisfare il desiderio del possesso fisico dell’altro, traviati dal pensiero che deifica la materia e irride ogni tentativo di sublimazione. In pieno equivoco corpo-anima, con la donna ridotta a strumento catalizzatore di moti e istinti passionali e vieppiú carnali, le opere di Malandri, Casadio e dei Vaccari, la fanno uscire illesa e trionfante dai provocanti volteggi e dai sensuali ammiccamenti.
Inaugurazione sabato 26 ottobre alle 17.00.
Orari: martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 10,00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30, giovedì dalle 10.00 alle 12.30. Domenica dalle 16.30 alle 19.30 e lunedì chiuso. Info: 0543.30337 - galleriafarneti@libero.it